Sul circuito di Melbourne, in Australia, con la vittoria a sorpresa di Valtteri Bottas è andato in archivio il primo appuntamento stagionale della Formula 1. Dietro al finlandese della Mercedes, Lewis Hamilton e Max Verstappen hanno chiuso sul podio, con le Ferrari relegate a 4° e 5° posto e mai in grado di poter reggere il passo dei diretti avversari. Ma vediamo i voti a protagonisti del Gran Premio d'Australia, prima prova del Mondiale di F1.

Valtteri Bottas 10. In un colpo solo si riprende quello che gli era stato tolto a Sochi nella passata stagione, per di più bruciando Hamilton, che partiva in pole, allo start. Impone fin da subito un ritmo indiavolato alla gara, vincendo indisturbato il suo Gran Premio numero 4 in carriera, con il giro veloce come ciliegina sulla torta. Che in Mercedes si stia prospettando un Rosberg bis?

Lewis Hamilton 9. Il suo weekend è perfetto per 3/4, con le sessioni di libere dominate e la perentoria pole position (la 84 in carriera) conquistata senza problemi al sabato. Allo spegnimento dei semafori, un eccesivo pattinamento delle gomme posteriori vanifica tutto quanto fatto di buono, e per il pentacampione del Mondo non rimane altro che accodarsi al compagno e tenere a bada l'arrembante Max Verstappen.

Max Verstappen 9. Un piccolo capovaloro lo compie anche lui. Allo start approfitta della lotta interna tra Sebastian Vettel e Charles Leclerc, poi una volta messosi alle calcagna del tedesco, sfruttando le gomme più fresche, lo fulmina con un sorpasso deciso e perentorio. Poi tenta anche l'attacco alla Mercedes di Hamilton, ma deve accontentarsi di un podio da regalare alla Honda nel suo primo Gran Premio con il team di Milton Keynes.

Sebastian Vettel 5. Le sessioni di prove libere avevano illuso, con la Ferrari sempre piuttosto vicina alle Mercedes. La pole position di Hamilton, ed i relativi distacchi dall'anglo-caraibico, sono come una doccia fredda in pieno inverno dalla quale il team di Maranello pare non riprendersi nemmeno la domenica. Anticipa la sosta per prevenire un undercut di Verstappen che, però, lo supera in pista, mentre nel finale è scortato al traguardo da Leclerc grazie ad un discutibile ordine di scuderia.

Charles Leclerc 5,5. Forse paga l'emozione del debutto al volante della Ferrari in un weekend di gara,ma sia al sabato che alla domenica, non dà mai l'impressione di essere a proprio agio sulla SF90. Allo start ha un grande spunto che, Vettel permettendo, lo proietterebbe in terza posizione, poi commette un errore in curva 1 che lo taglia definitivamente fuori dalla lotta per il podio. Nel finale deve accodarsi, in maniera alquanto discutibile, al retrotreno della vettura gemella di Vettel.

Kevin Magnussen 7,5. Un anno fa aveva dovuto buttar già un boccone amaro, mentre era saldamente in zona punti, a causa di un errore al pit del suo box. Per sua fortuna questa volta non accade, e il sesto posto finale conferma quanto di buono ha fatto la Haas in questo inverno,con il team americano che vince il primo confronto diretto con la Renault.

Nico Hulkenberg 7. Con un Ricciardo ancora alle prese con il processo di adattamento alla vettura, tocca a lui portare punti pesanti alla Renault grazie ad una gara di rimonta e di strategia, che gli permettono di risalire dall'11° posto ottenuto dopo un'opaca qualifica al sabato.

Kimi Raikkonen 7,5. Top 10 conquistata sia in qualifica che in prova, a certificare essenzialmente due fattori: che non è affatto bollito e che l'Alfa Romeo Sauber potrà togliersi diverse soddisfazioni in questo 2019.

Lance Stroll 7,5. Lontano dalla Williams dimostra che con un mezzo competitivo può dire la sua. Regala i primi punti al team di famiglia, riscattando un sabato disastroso che lo aveva visto essere eliminato addirittura nel Q1.

Daniil Kvyat 8. Prima gara dal suo rientro nel Circus e primi punti conquistati davanti alla Red Bull di Pierre Gasly, dopo una gara attenta e sempre nel gruppetto composto dalla Racing Point e dall'Alfa Romeo.

Pierre Gasly 5. La delusione del weekend assieme alla Ferrari. Eliminato nel Q1, e non per colpe sue, è costretto a partire ad handicap la domenica. Con una strategia molto lunga, il team cerca di fargli scalare la classifica, fermandosi a ridosso della zona punti. Ma per non essere demolito da Verstappen la strada da fare è molto lunga...

Lando Norris 7. In qualifica fa un autentico capolavoro portando la sua McLaren addirittura nella Top 10. In gara, poi, emergono tutti i limiti della vettura di Woking, anche se l'inglese ci mette passione ed impegno ingaggiando diversi duelli, soprattutto con Antonio Giovinazzi.

Sergio Perez 5. Weekend in chiaroscuro per il messicano, che dopo una buona qualifica, non riesce ad avere un buon passo la domenica finendo addirittura fuori dalla zona punti.

Alexander Albon 6. Weekend senza particolari acuti ed errori (a parte quelle nelle Libere 1) per l'ex F2, a cui nessuno, ovviamente, poteva chiedere di più.

Antonio Giovinazzi 5. Rovina la vettura nelle prime fasi della gara, compromettendone l'efficienza man mano che passano i giri. Opta per una strategia differente rispetto a quella di Raikkonen, ma la scelta non paga visto che nell'arco di pochi giri deve subire i sorpassi di Norris, Grosjean e Perez.

George Russell 6. Si può consolare per aver vinto il duello interno alla Williams. Che, salvo miracoli, sarà l'unico obiettivo realistico del 2019.

Robert Kubica 5. Si aspettava sicuramente un rientroin F1 diverso. Al sabato prende un distacco importante dal compagno di squadra, mentre la domenica danneggia l'ala anteriore della sua Williams nelle fasi iniziali, finendo a 3 giri dal vincitore.

Romain Grosjean 6,5. La sesta posizione in qualifica pareggia l'altrettanto ottima sessione del 2018.  Anche in gara tutto viene confermato, con il francese che deve parcheggiare la sua Haas con la posteriore sinistra allentata.

Daniel Ricciardo 5. Peggio di così non potrà andare per l'australiano che, dopo una qualifica in linea con Hulkeneberg, in gara danneggia nei primi metri la sua Renault, facendo rientro ai box. Da quel momento è un calvario, che termina poco dopo la metà corsa con il suo primo ritiro al volante della Renault.

Carlos Sainz 5. La giornata di sabato è davvero difficile per lui con il compagno di squadra in top 10 e lui relegato in penultima file e con le sole Williams alle spalle. In gara non va poi tanto meglio, visto che è costretto al ritiro per la rottura della power unit Renault.

Vincenzo Buonpane