E' subito uno-due Red Bull nella prima sessione di prove libere del GP Arabia Saudita, in programma domenica sul circuito di Jeddah. Max Verstappen ha ottenuto la migliore prestazione cronometrica in 1:29.617, precedendo di circa mezzo secondo la vettura gemella di Sergio Perez. Ad accaparrarsi il ruolo di primi inseguitori sono i due piloti Aston Martin, con Alonso davanti a Stroll, mentre le Mercedes conquista la terza fila "virtuale". Ferrari in settima e undicesima piazza con Sainz e Leclerc.

RED BULL SUBITO IMPRENDIBILE

Dopo il dominio messo a segno in Bahrain, Max Verstappen e Red Bull sembrano intenzionati a mettere le cose in chiaro anche a Jeddah. Dopo aver risolto i suoi problemi di stomaco, che ne avevano posticipato l'arrivo in circuito alla serata di ieri, l'olandese si è presentato in perfetta forma abbassando di oltre 1" il miglior crono fatto registrare nelle FP1 dello scorso anno. Il campione del mondo in carica ha atteso oltre 20' prima di entrare in pista, ma dopo il primo giro veloce si è subito issato al vertice della graduatoria, senza che nessuno riuscisse più ad impensierirlo fino alla bandiera a scacchi. L'unico a provarci è stato il compagno Sergio Perez, il quale però alla fine ha rimediato un distacco di 0.483 utilizzando il medesimo compound di gomma Soft.

ASTON MARTIN E MERCEDES INSEGUONO

All'inseguimento delle monoposto di Milton Keynes si è piazzata un'ottima Aston Martin, con Fernando Alonso che sin dalle prime battute si è giocato il ruolo di primo inseguitore con Perez. L'asturiano ha chiuso con un ritardo di sette decimi dalla vetta, mentre Lance Stroll (emerso nel finale di sessione) ha rimediato un gap di 0.960 da Verstappen, dopo essersi preso un discreto rischio in una fase di sorpasso su due vetture più lente. Le Mercedes hanno accusato un gap superiore al secondo, pur riuscendo con Russell ed Hamilton a conquistare provvisoriamente il ruolo di terza forza sullo schieramento.

LA FERRARI PENSA...ALLA GARA

E la Ferrari? Il team di Maranello si è concentrato prevalentemente su un lavoro diverso rispetto ai propri diretti competitor, senza cercare la prestazione assoluta sul giro secco ma puntando a raccogliere dati preziosi in vista della gara. Il distacco accumulato da Sainz (P7 a 1"307) e Leclerc (P11 a 1"501) non rispecchia il reale valore della SF 23, sulla quale è stata montata la versione mono-pilone dell'ala posteriore e sostituita la Power Unit nell'ambito del ciclo di rotazioni previsto durante la stagione. La Rossa ha anche presentato alcune novità di micro-aerodinamica volte a sfruttare al meglio le caratteristiche del velocissimo circuito saudita.

MCLAREN IN DIFFICOLTA', BENE LA WILLIAMS

All'interno della top ten hanno così trovato spazio l'Alpine di Gasly, la sorprendente Williams con Albon e l'Alpha Tauri di Tsunoda, mentre si è confermata in evidente difficoltà la McLaren che ha chiuso 14esima con Piastri e ultima con Norris. Il britannico si è anche visto sventolare la bandiera bianco-nera per un'infrazione commessa in fase di rientro in corsia box. Sessione in salita anche per gli altri team motorizzati Ferrari, con Haas e Alfa Sauber nell'ultima parte del gruppo. Da segnalare una pista che ha presentato una buona condizione di grip e le difficoltà accusate da parte di molti piloti nell'affrontare la rinnovata curva 23, ora resa leggermente più lenta ma comunque altrettanto insidiosa rispetto alle precedenti edizioni. Appuntamento alle ore 18 italiane con la seconda sessione di libere.

Marco Privitera