Il GP a Jeddah, in Arabia Saudita, ha dato spazio ad una competizione molto interessante per il centro gruppo: andiamo ad analizzare la "gara degli altri" dietro le prime quattro forze (Red Bull, Aston Martin, Mercedes e Ferrari) di questa prima fase del campionato 2023 di F1.

Se Lance Stroll non avesse dovuto abbandonare la gara prima della bandiera a scacchi, probabilmente oggi parleremmo di una top-10 in cui i primi otto posti risultano "blindati". La realtà dei fatti, tuttavia, ci mette a confronto con la scuderia Alpine che diventa quinta forza nel campionato.

Ocon questa volta termina in ottava posizione davanti a Gasly. La scuderia francese non ha passo per impensierire le prime otto posizioni, ma riesce a ritagliare il ruolo di "best of the rest". Effettivamente i transalpini rappresentano il quarto fornitore di PU in pista e come tali devono, per forza di cose, strutturare un ruolo in linea con quanto rappresentano.

La scuderia francese corre una gara questa volta regolare, che, alla lunga, la mette al riparo dalle lotte per il decimo posto. Ultimo punto utile che finisce nelle mani di un sempre solido Magnussen, il quale porta a casa un risultato utile per la Haas in proiezione mondiale Costruttori. Il danese gioca bene quanto la scuderia mette a disposizione e nelle fasi finali di gara riesce a scavalcare Tsunoda per la decima piazza.

Il giapponese rappresenta l'unica nota positiva per AlphaTauri. La scuderia faentina sta diventando un oggetto misterioso in griglia e ovviamente le dichiarazioni di Franz Tost non fanno di certo bene. De Vries non sembra avere quel tocco magico che aveva caratterizzato il suo travolgente debutto in Williams nel 2022 e finisce quattordicesimo a dieci secondi circa dal compagno di squadra.

Fine settimana da dimenticare per la maggior parte dei protagonisti spinti da PU Ferrari. A parte Magnussen, gli altri (Hulkenberg, Guanyu e Bottas) rimangono lontani dalla vetta di centro gruppo. Alfa Romeo incappa in un fine settimana piuttosto anonimo, facendo sembrare il risultato del Bahrain un ricordo molto lontano nel tempo.

Note stonate per Williams e McLaren. Le storiche scuderie inglesi hanno infatti concluso in fondo al gruppo. Albon colleziona un ritiro, per quanto abbia definito la monoposto di quest'anno la migliore Williams guidata. Sargeant vede la bandiera a scacchi con un ampio gap dalla decima posizione. Situazione disastrosa in McLaren, con le monoposto che non riescono ad esprimere il potenziale, specialmente nelle fasi iniziali di gara. Piastri incappa in un contatto sfortunato nelle battute iniziali, mentre Norris naviga in fondo al gruppo in virtù dell'errore in qualifica.

Luca Colombo