Le tante curiosità sull'inedito circuito di Jeddah sono andate a svilupparsi anche a proposito del tema legato agli pneumatici. Su una pista da poco asfaltata e dalle caratteristiche piuttosto atipiche, ci si chiedeva infatti quale sarebbe stato il riscontro di piloti e team volto ad ottenere il migliore compromesso. Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, ha fatto il punto della situazione nel consueto briefing tecnico al termine delle prima giornata di prove.

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Già a partire dalle FP1, aveva incuriosito la capacità da parte di Max Verstappen di ottenere tempi significativi montando la gomma Hard. Solo nel finale di sessione, infatti, il pilota Red Bull aveva montato il compound Soft, senza tuttavia riuscire a migliorare significativamente la propria prestazione. Questo anche in virtù del fatto che, confermando le previsioni della vigilia, il delta prestazionale tra le mescole appare decisamente ridotto. Circa 0.5s tra la Hard e la Medium, con soli tre decimi a dividere invece quest'ultima dalla Soft.

VERSO UNA SINGOLA SOSTA?

Un fenomeno dovuto anche alle caratteristiche della pista. Il circuito di Jeddah presenta lunghi tratti da percorrere in pieno, sui quali la tipologia di mescola degli pneumatici incide in maniera assai poco significativa. Questo è uno dei fattori che potrebbe spingere i piloti a puntare con maggiore decisione verso la scelta di un compound più duro per il resto del week-end: "Con la gomma Hard e Medium i piloti hanno avvertito un ottimo feeling - ha spiegato Isola - e questo costituisce un elemento molto importante su un tracciato caratterizzato dalle alte velocità e dai muri vicino alla pista. La gomma Soft trasmette una maggiore sensazione di movimento, tipica di questa mescola, che richiede dunque una gestione differente.

Questo fattore, unito al limitato delta prestazionale, potrebbe incidere sulle strategie in ottica qualifica. Per quanto riguarda la gara, pensiamo al momento che la strategia più efficace possa essere quella basata su una singola sosta, partendo con le Medium e chiudendo con le Hard".

GRIP SORPRENDENTE SULL'ASFALTO NUOVO

Le condizioni dell'asfalto di Jeddah hanno favorevolmente colpito un po' tutti, visto che la stesura definitiva del manto era avvenuta immediatamente a ridosso del week-end. Sempre Isola: "La maggior parte dei piloti è rimasta sorpresa da quanto grip fosse presente fin dall'inizio della giornata, e la pista ha continuato ad avere un alto livello di evoluzione. Questo probabilmente grazie al medesimo trattamento ad alta pressione già adottato con ottimi risultati in Turchia. Al mattino alcuni team hanno evidenziato il fenomeno del graining e altri del blistering. Riteniamo che questo faccia parte del normale percorso di apprendistato su una nuova pista. Per il resto non abbiamo da segnalare fenomeni particolari: i punti di frenata sono pochi, mentre il banking in curva 13 non si è rivelato severo sulle gomme".

Insomma, sarà interessante notare in quale direzione sceglieranno di muoversi i vari team per le qualifiche. Con una diversificazione delle strategie che promette di rivelarsi importante in vista di una gara dove i pit-stop risulteranno decisivi ed i sorpassi non saranno di certo semplici.

Marco Privitera