Le qualifiche per il GP di F1 a Jeddah in Arabia Saudita hanno visto svettare Perez davanti alle Ferrari e Verstappen: andiamo a vedere con la nostra analisi dei dati telemetrici quello che questa sessione di prove cronometrate ha prodotto.

Confronto con il 2021

Partiamo con un esercizio che diventerà piuttosto di rito durante l'anno: il confronto con la passata stagione. Nel 2021 la F1 aveva affrontato per la prima volta il tracciato saudita, ma con delle monoposto all'apice dello sviluppo tecnico. Quest'anno la F1 ritorna in Arabia Saudita con più esperienza del tracciato, ma meno conoscenza delle gomme e, soprattutto, meno sviluppo relativo alle monoposto. E in un periodo diverso dell'anno, per quanto il clima sia simile.

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Perez porta a casa la pole 2022 con il tempo di 1:28.200, mentre Hamilton sigillava la partenza al palo nel 2021 con il riscontro di 1:27.511. Rispetto alla differenza di più di un secondo registrata in Bahrain, a Jeddah il gap rimane confinato intorno ai sette decimi di secondo. Come si nota dalle mappe con i riscontri velocistici, Perez ha una velocità di punta maggiore rispetto ad Hamilton e, contemporaneamente, una velocità minima più bassa. Come abbiamo già visto, nei tratti curvilinei in appoggio e nelle curve lente le nuove monoposto pagano tantissimo in termini di velocità. In ogni caso, la natura ad alta velocità del tracciato cittadino ha contenuto le differenze tra le due generazioni di monoposto.

Tracciati telemetrici

Andiamo a vedere un confronto interessante: Perez con Leclerc (migliore delle Ferrari).

Tra il messicano e il monegasco notiamo dei differenti utilizzi della PU, ma soprattutto una migliore prestazione della Ferrari in allungo, che però non trova riscontro nelle velocità più alte. In ogni caso si nota che nella parte finale del tracciato la prestazione velocistica di Checo è sempre migliore rispetto a quella di Charles. Domani questa differente distribuzione di prestazioni potrebbe portare a un primo giro infiammato, se Leclerc dovesse partire meglio?

Curiosamente Perez ha fatto un giro veloce migliore rispetto a quello del capo squadra Verstappen, attorno al quale, è risaputo, gravita la scuderia Red Bull. Va sottolineato che i due impiegano un setup alare differente, con il messicano più "scarico" rispetto all'olandese. La scelta di Perez ha pagato in qualifica: riuscirà, al netto di eventuali ordini di scuderia, a funzionare anche in gara? Domani lo scopriremo.

Luca Colombo