Weekend in chiaroscuro per Fernando Alonso a Jeddah. L'asturiano, giunto terzo al traguardo, è stato penalizzato con dieci secondi di time penalty nel post gara per aver scontato in maniera errata la prima penalizzazione comminatagli a seguito di un errato posizionamento sulla piazzola di partenza.

FERNANDO CROCE E DELIZIA

Che l'Aston Martin 2023 sia una gran bella macchina ormai non è più un mistero, ma che Fernando Alonso sia uno dei piloti con più talento in griglia è una verità altrettanto sacrosanta. Ereditata la seconda posizione da Leclerc nelle qualifiche del sabato, per il pilota di Oviedo l'occasione di partire a fianco della Red Bull di Perez è un'occasione troppo ghiotta per essere sprecata. Talmente ghiotta pure per un pilota del calibro e dell'esperienza di Fernando che, in maniera quasi da rookie alla prima partenza in prima fila, toppa in maniera alquanto maldestra il posizionamento sulla piazzola in griglia di partenza.

IN TESTA MA PENALIZZATO

Lo scatto di Alonso, fulmineo e più rapido di quello di Perez, permette al 41enne di Oviedo di prendersi la testa della corsa contemporaneamente alla nota della Direzione Gara a cui quel particolare posizionamento non è sfuggito. E infatti bastano davvero poche curve per far scattare ufficialmente la penalizzazione: cinque secondi di time penalty da scontare, come da prassi, alla prima sosta utile. Con un ritmo non al passo della Red Bull di Perez, da cui subisce il sorpasso, ad Alonso non resta altro che cercare di difendere quantomeno il secondo posto forte di un discreto margine di vantaggio sulla Mercedes di George Russell.

PATATRAC SAFETY CAR

Al giro 18 l'episodio che ha fatto e farà discutere. Lance Stroll, fin lì ottimo 4° dopo uno strepitoso sorpasso su Sainz, accusa dei guai ai freni e viene "invitato" dal muretto a parcheggiare la sua Aston Martin a bordo pista. Il canadese si ferma in totale sicurezza a bordo pista, ma questo non basta al Direttore di Gara, Niels Wittich, che con una sciagurata e discutibile decisione fa entrare sul tracciato la vettura di sicurezza, ua circostanza che permette ad Alonso di effettuare la propria sosta e, contestualmente, scontare la penalità.

ALTRA PENALITA'

Una mossa, però, che si rivela un boomerang per l'Aston Martin dato che il meccanico addetto al sollevamento del posteriore della vettura pare tocchi in anticipo la vettura. Una leggerezza che costa ulteriori dieci secondi ad Alonso che, infatti, nel dopo gara viene ulteriormente penalizzato perdendo così il podio numero 100 in carriera, a vantaggio di Russell, ma conservando per pochi secondi il quarto posto su un Lewis Hamilton più volte sollecitato dal proprio muretto a ricucire il gap sull'ex compagno di squadra ai tempi della McLaren.

L'ALONSO FURIOSO

Per lo spagnolo il post gara è dolceamaro, con la felicità per il podio numero 100 in carriera rovinata da una penalità arrivata molto tempo dopo l'episodio incriminato: "Darmi una penalità 35 giri dopo il pit stop incriminato mi sembra assurdo, è una brutta figura della Fia. I nostri tifosi meriterebbero un managment diverso".

"È inspiegabile che per un'ora nessuno abbia detto niente e che poi sia arrivata la penalità così, a gara finita. L'avessi ricevuta mentre si correva, avrei provato ad aumentare il mio vantaggio, portandolo oltre i 10 secondi", il commento a caldo di un Alonso piuttosto infastidito e, in pochi attimi,  su e giù da un podio che avrebbe assolutamente meritato, così come sportivamente affermato anche da colui che ha beneficiato della penalità al #14 dell'Aston Martin, cioè George Russell: "Questo non è il mio podio, è il podio di Fernando. Ha subìto una punizione secondo me eccessiva".

Vincenzo Buonpane