Tutti conoscono la città di Siracusa in Sicilia per la bellezza e per essere una rinomata località turistica, ma non molti sanno che ospitò ben sedici edizioni di un GP di Formula 1.

IL SOGNO DELLA F1 A SIRACUSA

Erano altri tempi, più precisamente il 1951, quando alcune personalità locali, con il benestare dell’Automobile Club, organizzarono la prima edizione del GP di Siracusa di F1. Non si trattava di una gara ufficiale e non era valida come prova del mondiale, ma ebbe da subito un grande riscontro sia da parte dei piloti che da parte del pubblico, che partecipava numeroso. 

Il clima mite della Sicilia permetteva di scendere in pista durante i primi mesi dell’anno ed il grande successo ottenuto fecero diventare il GP di Siracusa una tradizione, tanto da renderlo l’appuntamento che apriva ufficialmente la stagione di Formula 1 in Europa. 

Le peculiarità della pista fecero sì che il GP di Siracusa fosse una meta ideale per provare tutte le soluzioni tecniche necessarie per l’affidabilità delle vetture. I team più prestigiosi come Lotus, Ferrari, Vanwall, Connaught, Alfa Romeo e Maserati testavano le proprie monoposto qui.

Si diceva addirittura che la Ferrari si trasferisse in Sicilia già sette giorni prima dell’evento, per poter utilizzare il circuito ed avere l’opportunità di studiare delle soluzioni sia dal punto di vista tecnico-meccanico, sia da quello aerodinamico, approfittando della freschezza del clima e della fluidità del circuito. Il famoso motore 375 F2 di Ascari ebbe il suo battesimo proprio a Siracusa.

IL CIRCUITO DEGLI ARANCI 

Il circuito che ospitava il GP di Siracusa, detto “Circuito degli Aranci”, in realtà non era una pista permanente, ma sfruttava le strade cittadine e provinciali. Lungo 5,5 km, con larghezza delle carreggiate tra gli 8 e i 12 metri, si sviluppava tra una serie di velocissime esse e lunghi rettilinei che lo rendevano una pista ad altissima velocità ed un banco di prova ideale per testare i propri limiti.

Il vecchio circuito del GP di Siracusa

La partecipazione dei piloti era infatti numerosa e non sono mancate negli anni tante leggende dell’automobilismo tra le quali possiamo citare Alberto Ascari, Nino Farina, Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, Jim Clark, John Surtees, Jim Clark, Jack Brabham, Graham Hill, Luigi Villoresi, Jo Siffert e Lorenzo Bandini, ma anche diversi amatori, in quanto a quei tempi bastava possedere una monoposto di F1 per partecipare.

Bisogna precisare che in quegli anni non esisteva una vera e propria organizzazione Formula 1, ma ogni team era indipendente e come tale doveva essere ingaggiato direttamente dagli organizzatori del GP.

A tal riguardo ci furono degli screzi proprio con la Ferrari, la quale chiedeva uno sconto di partecipazione rispetto ai team stranieri. Si narra anche che Enzo Ferrari richiedesse premi di partenza di un milione di lire a pilota e rimborsi spese da centomila lire a monoposto.

GP DI SIRACUSA: BEN 16 EDIZIONI DAL 1951 AL 1967

Il Gran Premio di Siracusa si corse dal 1951 al 1967, ad eccezione del 1962, mentre l’ultima edizione fu nel 1967. La Ferrari vinse dieci volte a fronte di due successi Lotus e di una vittoria a testa di Maserati e Connaught. Nel 1955, infatti, Tony Brooks, poi diventato pilota Ferrari, diede l'unico successo della sua storia alla Connaught che da quel momento battezzò la monoposto "tipo Siracusa".

Il 1958 vide la partecipazione di Maria Teresa De Filippis, che aveva appena acquistato una Maserati 250 e fu capace di ottenere un ottimo quinto posto nella gara vinta poi da Luigi Musso. Nel 1961 a vincere fu l'esordiente Baghetti, che portò la Ferrari davanti a campioni ben più blasonati come Stirling Moss e Jim Clark.

Tre anni dopo (nel 1964) John Surtees invece portò alla vittoria la prima monoposto Forghieri, la 158, che vincerà il mondiale di quell’anno di F1 di quell'anno.

Nel 1967, edizione dedicata a Lorenzo Bandini scomparso tragicamente in seguito alle ferite riportate il 7 Maggio a Montecarlo nel terribile rogo della sua vettura, ci fu una vittoria ex aequo tra Mike Parkes e Ludovico Scarfiotti.

Alla corsa si iscrissero dodici piloti, tra cui il francese Guy Ligier, fondatore dell’omonima scuderia, Joakim Bonnier e Jo Siffert, che l’anno successivo avrebbe vinto il suo primo Gran Premio in Gran Bretagna, dopo aver trionfato a Siracusa nel 1963. In sette presero il via tra cui le due Ferrari di Scarfiotti e Parkes, che fecero ben presto il vuoto. L’ultimo rettilineo le Ferrari lo percorsero ruota a ruota passando insieme sotto la bandiera a scacchi. Il cronometraggio manuale del tempo non consentì di stabilire chi fosse arrivato davanti e cosi si diede la vittoria ad entrambi.

IL CIRCUITO DI SIRACUSA OGGI

Termina cosi l’avventura del GP di Siracusa in F1 con l’impianto, che venne dichiarato inagibile dalle normative internazionali di sicurezza: vittima del suo stesso successo, in quanto era diventato impossibile ospitare una quantità di pubblico sempre crescente, e della fatiscenza per gli standard richiesti. Tanti negli anni sono stati i tentativi di riportare il GP di Siracusa agli antichi fasti e solo nel 2013 sono stati stanziati dei fondi per il riammodernamento. 

Oggi il circuito è stato modificato e vi si disputano gare locali e corse in moto, ma non è sufficiente per ospitare delle vere competizioni o test ufficiali. Purtroppo la possibilità di rivedere il GP di Siracusa rimane per adesso soltanto un sogno.

Il Circuito di Siracusa

Leggi anche: GARE DI UN TEMPO: IL CIRCUITO DI AVELLINO

Julian D'Agata