Nonostante un inizio di stagione F1 2022 come non si vedeva da anni e con la certezza di avere un'auto finalmente competitiva, non sono state tutte rose e fiori per la Scuderia Ferrari. Alcuni errori “gestionali”, tra cui l’aver gettato alle ortiche una vittoria nel GP Monaco, fanno pensare che forse i tempi per vincere non sono ancora maturi.

I CONTI CON MAX

Per la Scuderia Ferrari è stato sicuramente un inizio di stagione esaltante in questo campionato di F1 2022. La vittoria in Bahrain, il secondo posto di Jeddah e la conferma in Australia hanno fatto sognare i tifosi, forse già convinti di poter portare a casa il Mondiale a mani basse. Ma non si era fatto i conti ancora con Max Verstappen e la Red Bull, che nonostante alcuni problemi di affidabilità hanno dimostrato di saper reagire alle difficoltà e di essere ancora una volta la squadra e l’uomo da battere.

L’olandese dopo aver vinto meritatamente in Arabia Saudita ha messo le cose in chiaro soprattutto ad Imola, dimostrando tutta la sua superiorità e di essere il Campione del Mondo in carica. Ma quando il team di Milton Keynes è venuto a mancare, in Ferrari non sono stati in grado di cogliere l’attimo e soprattutto di avere quella "freddezza" necessaria per portare il miglior risultato a casa.

PAURA DI VINCERE? 

Se prendiamo come esempio l’ultimo GP di Monaco, il caos di quei minuti ha dimostrato come gli uomini di Maranello soffrano la pressione dell’avversario, dove la "paura di vincere" li ha portati all’errore. Il voler tentare di coprire le mosse dell’avversario, oltre a mostrare il fianco a degli errori, mette in luce il non avere delle proprie sicurezze.

Charles Leclerc dall’inizio del campionato ha ottenuto cinque pole su sette, ma soltanto due di queste sono state capitalizzate con una vittoria. Troppo poco per le prestazioni della SF-75: monoposto dal grande potenziale, capace di essere alla pari se non superiore alla RB18, nonostante concetti completamente differenti. Se finalmente dopo anni di sofferenza la macchina c’è, è proprio la gestione della gara che è venuta a mancare.

Le scelte incomprensibili della Ferrari nel GP Monaco di F1 hanno gettato al vento una facile doppietta, regalando tra l'altro altri punti pesanti agli avversari. Errori che anche in passato hanno compromesso stagioni che da fallimentari potevano rivelarsi vincenti. Basta chiedere a Fernando Alonso, che ad Abu Dhabi si è visto portare via un Mondiale ormai praticamente in tasca guardavano dalla Red Bull.

FANTASMI CHE RITORNANO

Fantasmi del passato che ritornano anche in questa stagione, dove per vincere non bastano solo macchina e piloti, ma deve essere tutta la squadra a funzionare. Ed in questo a Milton Keynes sono dei maestri: gli anni di esperienza ed i mondiali vinti pesano, soprattutto nelle decisioni dei momenti che contano, dove una decisione presa in un decimo di secondo può fare la differenza tra il vincere ed il disastro. L’essere abituati a vincere ha fatto si che in Red Bull abbiano sempre un piano ben preciso, e raramente hanno sbagliato in questi anni.

A Maranello si deve capire che per essere un team vincente non basta copiare l’avversario, ma bisogna essere sicuri delle proprie idee e strategie, che vanno seguite nonostante le circostanze e le simulazioni al computer. Bisogna semplicemente avere più fiducia nei propri mezzi e soprattutto nei propri uomini. Sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire il Mondiale con una macchina e dei piloti così, e la storia insegna che non sempre si ha una seconda occasione. E' arrivato il momento di fare dei cambiamenti nella gestione del weekend di gara se si vuole portare qualcosa a casa da questo 2022, avendo però il coraggio di osare.

Julian D’Agata