Secondo l'autorevole testata ci sarebbe inoltre già il sostituto di Arrivabene. Si tratterebbe di James Allison, il quale lascerebbe la direzione tecnica ad Aldo Costa, di ritorno al Cavallino dopo l'esperienza vincente in casa Mercedes. A quanto pare, il "Generale" Maurizio non riuscirebbe a tirare fuori il meglio dalla squadra complice anche la sfortuna, come confermato dallo stesso Marchionne: "In gran parte delle occasioni avute quest'anno abbiamo avuto davvero sfortuna. Ma ci sono ancora possibilità di vincere, ci mancherebbe. La stagione è appena cominciata. Adesso ci servono un paio di vittorie".

I veri ferraristi, però, evocano il mitico Drake, il quale non credeva alla sfortuna ma solo al duro lavoro. Le parole di Marchionne risultano, così, di rottura rispetto alla filosofia storica del Cavallino Rampante. Se fosse confermato l'addio di Arrivabene si tratterebbe dell'ennesimo cambio al vertice in pochi anni, qualcosa a cui a Maranello non si è abituati. La storia della Formula 1 ha infatti più volte evidenziato come i progetti vincenti debbano partire da lontano, per poi svilupparsi con molta pazienza. Marchionne, invece, complice anche la quotazione in Borsa di Ferrari, vorrebbe subito risultati. Dimenticando forse che anche ai tempi di Schumacher ci vollero anni prima di mettere a punto vetture fenomenali. Stessa tempistica hanno dovuto aspettare cicli trionfali come quello della Williams negli anni '90 e le Mercedes dei tempi nostri.

Il presidente della Ferrari ha parlato anche di un altro tema molto in voga negli ultimi mesi: il ritorno dell'Alfa Romeo in Formula 1. Questa operazione rientrerebbe a pieno titolo nel rilancio del Biscione, marchio che ha fatto la storia della Formula 1 ed anche di Enzo Ferrar,i agli albori del grande Circus. "Se nel Mondiale c'è la Ferrari, ci può stare anche l'Alfa Romeo. I costi sono elevati, è vero, ma per finanziare le corse bisogna vendere molte automobili. Oggi è solo l'inizio di una lunga strada", questo il commento del manager italo-canadese, il quale ha usato parole forti per spiegare il suo punto di vista: "Già l'anno scorso c'era stato un contatto con la Red Bull, ma loro volevano solo i motori. Se dev'essere, io vedo l'Alfa in F1 con la macchina intera, non come motorista. Non vale la pena dare solo i motori. Non sono mica la Honda". 

I tifosi sono abituati a soffrire e staremo a vedere insieme a loro se l'impazienza di Marchionne possa tramutarsi da stimolo per riportare l'iride a Maranello.

Fabrizio Crescenzi

 

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