Intorno a metà Gennaio avevamo lasciato in sospeso il discorso sulla Ferrari nel 2022, attesa all'ultima chiamata (l'ennesima) dopo stagioni non all'altezza: la presentazione della Ferrari F1-75, monoposto per il campionato di F1 2022 della scuderia di Maranello, sembra non aver deluso le aspettative. Ora manca solo la parte finale: dare forma concreta a queste aspettative.

Due anni, zero vittorie

La scuderia di Maranello esce da due anni che hanno generato zero vittorie in bacheca. Un digiuno lungo ed insopportabile per i tifosi, che riporta alla memoria i primi Anni Novanta e la situazione catastrofica per il Cavallino Rampante. Il 2022 può costituire l'anno del rilancio grazie alla rivoluzione nei regolamenti tecnici e sportivi.

Rispetto al passato, in Ferrari paiono aver letto in maniera più aggressiva e meno conservativa il regolamento, presentando forse la monoposto tecnicamente più interessante vista fino ad ora. In realtà non possiamo sapere quanto le altre scuderie non abbiano ancora esposto dei propri progetti, così come non abbiamo idea di quali altre carte potrà giocare la Rossa.

Tecnicamente parlando...

I temi tecnici presenti sul tavolo sono parecchi. Di sicuro troviamo quello più evidente legato alla nuova concezione meccanica ed aerodinamica delle monoposto. Tuttavia abbiamo altri temi più sottopelle, come quelli relativi alla nuova PU, il cui gap prestazionale rispetto a quella del 2021 dovrebbe risultare più contenuto rispetto ai rivali.

Nel 2022 la Ferrari deve ritrovare la via verso il successo, per una serie di motivi pratici. Partire con un discreto gap rispetto ai migliori vuol dire inseguire anche negli anni successivi, spesso con il fiatone. Il 2014 dovrebbe costituire una memoria piuttosto recente per inquadrare quanto stiamo dicendo. L'esempio calza benissimo, considerando che il lavoro odierno troverà un riverbero sul futuro a medio termine.

Un nuovo flop?

Un nuovo flop potrebbe aggiungere ulteriore disgregazione all'interno di un gruppo che spesso pareva senza timone, in balia degli eventi. Infine Leclerc potrebbe subire la tentazione di seguire altre strade. Del resto siamo alla quarta stagione del monegasco con la Rossa e il rapporto ha fatto maturare soltanto due vittorie, nonostante il talento del pilota.

Oggettivamente non possiamo sapere di una monoposto ferma quali siano i numeri e come si comporterà dal punto di vista della prestazione rispetto alle altre. Come la Ferrari anche le altre scuderie hanno avuto tempo due anni per raffinare i propri progetti per il 2022.

Barcellona, i test e la vera novità

I test a Barcellona daranno qualche informazione in più, con la pista che renderà concreti in maniera visibile eventuali passi avanti o indietro.

Come tifosi della Ferrari possiamo solo incrociare le dita e sperare che questa stagione abbia proprio la caratteristica del rilancio. Il presidente John Elkann ha dichiarato: "Abbiamo la responsabilità di non deludere i nostri tifosi." Parole sicuramente di circostanza, che non sposta di un millimetro gli equilibri tecnici, ma per una volta scevra del solito tema, trito e ritrito, de "l'obbligo di vincere". Forse la prima novità tangibile della F1-75 sta tutta proprio qui.

Luca Colombo