Dopo la McLaren, che aveva annunciato la firma del Patto della Concordia, nel primo pomeriggio è arrivata anche la decisione della Ferrari che, attraverso un comunicato, ha ufficializzato la decisione di aderire all'accordo che disciplina gli aspetti finanziari, tecnici e sportivi del Circus.

IL COMUNICATO FERRARI

"Ferrari S.p.A. ha oggi firmato i due accordi che regoleranno la partecipazione della Scuderia al FIA Formula One World Championship per il quinquennio 2021-2025. Con la Fédération Internationale de l’Automobile (“FIA”) e Formula One World Championship Ltd (“Formula One”) è stato siglato l’accordo che definisce gli aspetti normativi e di governance entro cui si svolgerà la massima competizione automobilistica. Gli aspetti commerciali sono stati definiti nell’accordo fra la Ferrari e Formula One".

LA SODDISFAZIONE DI CAMILLERI

Soddisfatta la Ferrari per un accordo che, a dispetto delle dichiarazioni degli scorsi mesi, conferma la volontà della Ferrari di non abbandonare la Formula 1: "Siamo lieti di aver rinnovato quello che è conosciuto come il Patto della Concordia che regolerà la Formula One per il prossimo quinquennio. È un passo fondamentale per assicurare la stabilità e la crescita di questo sport. Siamo molto fiduciosi che la collaborazione con la FIA e Liberty Media possa rendere la Formula 1 ancora più attraente e spettacolare, preservandone le caratteristiche di massima sfida tecnologica. Le corse sono nel DNA della Ferrari e non è un caso che la Scuderia sia l’unica squadra che ha partecipato ad ogni edizione del FIA Formula One World Championship, diventandone parte integrante ed essenziale per il suo successo, oggi come nel passato e, soprattutto, nel futuro".

MCLAREN LA PRIMA A FIRMARE

La prima scuderia ad aderire all'accordo è stata la McLaren che, per bocca del CEO Zack Brown, ha sottolineato come il Patto della Concordia possa portare dei benefici per i costruttori: "La Formula 1 ha compiuto un altro passo importante sulla strada per un futuro forte e sostenibile con il nuovo accordo. Questo è l’affare giusto al momento giusto per lo sport, i suoi proprietari, le sue squadre e, soprattutto, i tifosi. Uno sport più equo è meglio per tutti, maggiore equilibrio nella condivisione dei ricavi tra tutte le squadre e una governance più chiara e semplice che taglia gli interessi acquisiti e mette lo sport al primo posto. Questo accordo renderà i costruttori di F.1 collettivamente più forti a lungo termine".

ENIGMA MERCEDES

Detto che la giornata di oggi era la prima scadenza imposta da Liberty Media per la firma dell'accordo, non stride affatto la non adesione da parte della Mercedes che, nei giorni scorsi, aveva manifestato dei dubbi più dovuti alle recenti vicende (caso Racing Point), che ad un reale disinteresse dal Circus: "Non siamo stati trattati come avremmo meritato. Quanto siamo lontani dalla firma? Dipende dalle altre parti", le parole di Toto Wolff di qualche giorno fa. Pretattica o reale disinteresse dalla Formula 1? Le prossime settimane saranno indicative in tal senso.

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Vincenzo Buonpane