Sono trascorsi 36 anni dalla scomparsa di Elio de Angelis, deceduto in seguito ad un incidente verificatosi mentre stava svolgendo una sessione di test a bordo della sua Brabham BT55 sul circuito del Paul Ricard. Oggi vogliamo ricordare il pilota romano parlando del suo rapporto di amore e...odio con la scuderia Lotus, con la quale gareggiò dal 1980 al 1985 cogliendo due successi e arrivando anche ad occupare la testa del Mondiale Piloti.

Un rapporto diviso in due capitoli: il primo sotto la gestione di Colin Chapman, al quale (dopo la sua morte, avvenuta nel 1983) subentrò Peter Warr, con il quale Elio non riuscì mai ad instaurare un buon rapporto, fino alla separazione tra le parti avvenuta al termine 

IL RAPPORTO CON CHAPMAN E...L’ULTIMO CAPPELLO

Colin Chapman è tra i primi ad accorgersi del talento di Elio de Angelis, durante la sua stagione di esordio con la modesta Shadow nel 1979. Il patron della Lotus decise allora di portare il romano alla sua corte l’anno successivo, pagando una penale onerosa alla Shadow.

Nel suo periodo di convivenza nel team con Colin Chapman, Elio si trovò a guidare le ultime meraviglie del creatore della Lotus. Tra di esse anche la Lotus 88, subito stroncata e resa illegale dalla FIA. Nonostante le difficoltà che il team stava affrontando, Elio riuscì a regalare un’ultima vittoria a Chapman. In Austria, nel 1983, il romano riuscì a vincere per soli cinque centesimi su Rosberg e Chapman per l’ultima volta effettuò il suo proverbiale lancio del cappello sul traguardo.

Il rapporto tra Chapman ed Elio divenne molto simile a quello tra un padre e un figlio, almeno fino a quando un evento imprevisto e tragico non finì per cambiare il corso della storia. Il 16 dicembre 1982, Chapman morì in circostanze mai del tutto chiarite e la Lotus si ritrovò senza il suo fondatore. A prendere le redini della scuderia fu quindi Peter Warr.

L’ARRIVO DI WARR E LA FINE DEL RAPPORTO CON LA LOTUS

I rapporti tra Elio e la Lotus iniziarono a cambiare con la morte del fondatore e l’arrivo di Peter Warr ai vertici della scuderia. Le cose peggiorarono quando alla corte della scuderia arrivò il giovane Ayrton Senna nel 1985 come sostituto di Nigel Mansell.

La presenza del giovane talento brasiliano divenne subito ingombrante nella scuderia, con Warr che iniziò a puntare su di lui assegnandogli gran parte delle sessioni di test. Questo comportamento finì per fare infuriare De Angelis, creando una frattura insanabile che lo avrebbe portato alla separazione dalla Lotus.

Durante il corso della stagione 1985 questa parabola divenne ancora più evidente, con un inizio che vide De Angelis trionfare a Imola e occupare la testa della classifica piloti, per poi rendersi protagonista di una seconda parte di stagione sottotono.

Ormai le attenzioni della Lotus e di Peter Warr erano infatti tutte rivolte solo ad Ayrton Senna, con cui Elio iniziò un rapporto conflittuale. Il crescente malcontento e il rapporto ormai inesistente con Warr fecero prendere a Elio la decisione di cambiare scuderia.

Il romano decise di puntare per il 1986 sulla Brabham, rimasta orfana del due volte campione del mondo Nelson Piquet. Un matrimonio purtroppo destinato a concludersi tragicamente, con il drammatico incidente sul circuito francese del Paul Ricard.