Dopo le polemiche suscitate dalla decisione presa nei giorni scorsi di vietare gli air show prima dei GP, Liberty Media ha deciso di fare retromarcia e consentire alle Frecce Tricolori di sorvolare le piste di Imola e Monza prima dei GP italiani.

Una retromarcia doverosa

In sostanza, la settimana scorsa l’organo direttivo del Circus aveva comunicato la decisione di vietare tutte le tradizionali esibizioni di velivoli prima dei GP. Questo in nome di quella sostenibilità energetica e ambientale che da qualche anno a questa parte la fa da padrona nei paddock di Formula 1. A farne le spese, tra le altre pattuglie acrobatiche, sarebbe stato uno dei fiori all’occhiello dell’Italia, riconosciuto in tutto il mondo: le Frecce Tricolori.

Insieme ad esse, però, anche le Red Arrows inglesi si erano viste tarpare le ali, con conseguente stizza da parte dei britannici. Quello però che aveva dato più fastidio in assoluto, in un clima peraltro avvelenato come quello che attuale, era che sarebbe stato concesso di volare alla pattuglia acrobatica di proprietà Red Bull prima del GP d’Austria, per evidenti motivi economici.

Questo scenario è completamente cambiato a una settimana di distanza. Liberty Media ha infatti comunicato le eccezioni contemplate nella direttiva comunicata precedentemente ai promoter dei GP, recependo peraltro una direttiva europea. In sostanza, tutte quelle manifestazioni pre-evento ormai tradizionali possono continuare a svolgersi, senza particolari restrizioni. Quindi via libera agli MB-339 delle Frecce Tricolori a Monza e Imola, ma anche agli Hawk delle frecce rosse di Sua Maestà.

Spettacolo e fans: fattori da valutare

Molto rumore per nulla verrebbe da dire vedendo il dibattito scatenatosi in questi giorni sui social e non solo. La decisione presa nei giorni scorsi da Liberty Media aveva trovato la resistenza di appassionati e addetti ai lavori, tra cui l’Automobil Club Milano, che aveva chiesto una soluzione condivisa per non privare gli spettatori di quello che considera uno spettacolo ed un orgoglio nazionale.

Perché sono questi i temi cardine da tenere in considerazione: spettatori e spettacolo. Per raggiungere la tanto sbandierata sostenibilità ambientale, tema assolutamente di rilievo e fondamentale al giorno d’oggi, serve ben altro. Servono azioni mirate e ambiziose, come quelle che, in parte, sono già state prese in ambito di carburanti ed emissioni.

Le Frecce Tricolori, e qualsiasi tipo di air show o manifestazione che avvenga prima di un GP, non rientrano però in questa sfera, ma in quella dello spettacolo. Sì, perché una gara non è solo quello che accade in pista, ma anche tutto il suo contorno. Uno spettatore che paghi fior di quattrini per la domenica di Monza o Imola, stare seduto in un prato, magari anche bagnato perché piove, vuole godere appieno di uno spettacolo che non dimenticherà mai.

Con i paddock praticamente blindati, e la quasi impossibilità di vedere piloti e macchine da vicino, tutto quello che c’è intorno è diventato fondamentale. Gare di contorno, air shows ed eventi sono inclusi nel (salato) biglietto. Vanno perciò curati nei dettagli e incentivati, anche nel rispetto della vera ragione per cui esistono le corse: i fans a bordo pista!

Quello che lascia quantomeno stupiti, è che Liberty prenda decisioni di questo tipo in piena autonomia, comunicandole ai promoter, per poi essere costretta ad annullare tutto a furor di popolo. Poca chiarezza, se non confusione, sembra albergare nelle stanze del potere della Formula 1. E' bene che questa situazione cambi prima dell’inizio del campionato, soprattutto alla luce di quanto visto l’anno scorso!

Nicola Saglia