Dopo giorni di speculazioni, il sei volte campione del mondo F1 Lewis Hamilton rompe il silenzio sul suo stato di salute riguardante il Coronavirus. Le voci, riguardanti un possibile contagio, erano cominciate a circolare in seguito a un evento in cui il campione inglese avrebbe partecipato il 4 Marzo all’Arena di Wembley a Londra.

Hamilton, insieme ad altri personaggi del mondo dello spettacolo, sarebbe stato a contatto con l’attore britannico Idris Elba e la presentatrice della tv canadese Sophie Gregoire Trudeau, entrambi risultati positivi al Coronavirus.

Il messaggio di Lewis

Visto il grande giro di speculazioni a riguardo, è stato lo stesso Hamilton a voler rassicurare tutti i fan sul suo stato di salute con un post su Instagram: “Ci sono state alcune speculazioni sulla mia salute dopo essere stato ad un evento in cui due persone sarebbero risultate positive al Coronavirus. Ci tenevo a farvi sapere che sto bene, mi sento in forma e faccio esercizio fisico due volte al giorno. Ho zero sintomi e sono passati 17 giorni da quando ho visto Sophie ed Idris.”

Ho parlato con il mio dottore riguardo la possibilità di fare un test, ma la verità e che non ce ne sono molti disponibili e ci sono persone che ne hanno bisogno più di me, specialmente adesso che non ho nessun sintomo. Sono in isolamento da quando le prove libere della F1 sono state cancellate lo scorso venerdì e sono sempre rimasto a distanza dalle persone".

Hamilton ha inoltre aggiunto: “La cosa più importante è rimanere calmi, mantenere le distanze sociali, isolarsi se necessario e lavarsi le mani regolarmente con acqua e sapone per almeno venti secondi”.

Scelta onorevole

Una scelta inevitabile per Lewis Hamilton, che non ha propriamente dichiarato di essere negativo al Coronavirus, ma ha preferito lasciare spazio a persone più bisognose di lui, gesto che sicuramente gli rende onore. Il nostro augurio è che tutti i nostri lettori seguano i consigli di Hamilton per vincere questa battaglia il prima possibile.

Leggi anche: F1 | LANCIATA LA VIRTUAL GRAND PRIX SERIES

Julian D’Agata