Il team principal della Ferrari Mattia Binotto difende gli interessi della propria squadra sul fronte budget cap, sottolineando le sostanziali differenze tra costruttori e team clienti. E sul Mondiale 2020: “Bisogna essere flessibili”.

Per la F1 si tratta di un periodo cruciale per determinare le sorti del campionato 2020, già irreparabilmente compromesso dall’emergenza globale sanitaria e finanziaria causata dalla diffusione del Coronavirus. Gli effetti di un 2020 tumultuoso si riverseranno inevitabilmente sulla stagione successiva, per la quale i team principal e la FIA hanno voluto correre ai ripari con la riduzione del budget cap. Date le difficoltà finanziarie di alcuni team, la priorità è assicurarsi che una conseguenza della crisi non sia una griglia decimata.

“E’ sicuramente motivo di preoccupazione” – ha dichiarato Binotto ai microfoni di Sky Sports – “Siamo totalmente a conoscenza delle difficoltà finanziarie di alcuni team e siamo consapevoli del fatto che dovremo ridimensionare i costi per il futuro. Ridurre i costi è certamente il primo passo per fare in modo che ogni team riesca a sopravvivere”.

Top team e clienti si trovano tuttavia in disaccordo sulla percentuale di riduzione del tetto massimo per il 2021. I team più piccoli starebbero spingendo per ribassare il budget cap a 100 milioni di dollari, opzione non supportata da Mercedes, Ferrari e Red Bull. Da qui la proposta di diversificare la soglia durante la conference call tra i rappresentanti dei team, Liberty Media e la FIA.

Stiamo considerando una riduzione del budget cap, ma non dovremmo dimenticarci che esistono strutture e risorse diverse. Ci sono squadre come Ferrari e altri top team che progettano, sviluppano, omologano e producono ogni singola componente delle proprie vetture. Altri sono team clienti, che comprano alcune parti, e non possiedono le medesime strutture. Quando si tratta di discutere un tetto massimo di costi non bisogna trascurare il fatto che esistano realtà diverse, pertanto è importante trovare un binario comune che si adatti a situazioni diverse. Forse la soluzione non è un budget cap uguale per tutte le squadre”.

La strenua difesa della natura della F1 in quanto competizione motoristica prosegue da parte di Binotto: “Sappiamo di dover affrontare situazioni difficili, ma dobbiamo anche mantenere il DNA e l’essenza della F1, ossia la competizione, che è un aspetto della F1 e del motorsport da non mettere in secondo piano. Perciò ritengo importante considerare i dettagli ma soprattutto prendere una decisione razionale basata su valutazioni concrete e non emozioni”.

L’ingegnere ha inoltre affrontato la spinosa questione della rimodulazione del calendario. La parola d’ordine in questione sarà ‘flessibilità’ nell’accogliere le decisioni che Liberty Media e la FIA prenderanno sul Mondiale 2020, del quale ben nove eventi sono stati annullati o rinviati a data da destinarsi.

Nonostante l’incertezza e la preoccupazione propria della fase che l’Europa sta attraversando, il team principal della Ferrari ritiene che entro la fine di maggio si potrà disporre di un quadro più chiaro per quanto riguarda le sorti della stagione, rimarcando che sia ‘nell’interesse di tutti' tornare in pista al più presto.

 “Sappiamo che secondo il regolamento sportivo servono almeno 8 gare per disputare un campionato mondiale, ma tutti punteranno a più eventi. Per noi sarà importante essere flessibili".

Le alternative in campo vedrebbero quindi una sostanziale modifica nel format del weekend di gara, sia nel numero di giorni, sia nel numero di gare disputate. Qualsiasi sia lo scenario, Binotto si dice aperto ad accettare le esigenze della F1 per garantire lo spettacolo che i tifosi meritano.

“Sono sicuro che Chase e i team saranno capaci di mettere insieme il miglior campionato che si possa avere. Per quanto riguarda noi, siamo pronti a tutto, da weekend di gara accorciati a due gare nello stesso finesettimana”.

La F1 sta certamente provando a organizzare la stagione al meglio, magari cominciando a luglio se possibile, ma non abbiamo alcuna conferma a riguardo per il momento. Per la fine del mese dì Maggio avremo certamente un quadro più completo della situazione”.

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Beatrice Zamuner