Alla base della rivoluzione tecnico-regolamentare del 2022 troviamo la volontà di avere gare di F1 con più duelli corpo a corpo. Tale promozione vede il conseguimento di un concetto tecnico piuttosto semplice negli intenti: semplificare l'aerodinamica così che prendere la scia di chi precede non diventi qualcosa di controproducente ai fini del bilanciamento di chi insegue. Come dicevamo, il concetto tecnico presenta una semplicità di fondo negli intenti, che va a stridere sulla difficoltà di realizzazione. Esaurita questa complicata premessa, il primo GP delle F1 di nuova generazione ha visto una discontinuità con il passato per quanto riguarda scie e sorpassi?

Ross Brawn dixit

Secondo una delle menti dietro a questo cambio regolamentare, Ross Brawn, "è ​​stato un ottimo inizio, ma è solo una prova". Ross the boss ha aggiunto: "Dobbiamo vedere come funzionerà quando i team inizieranno a sviluppare le vetture, quale direzione prenderanno. (...) Una volta che iniziamo a guardare in modo molto più attento i dati di queste vetture, come si comportano, possiamo iniziare a pianificare le fasi successive per migliorare la guidabilità di queste vetture". Brawn ha espresso soddisfazione per aver visto molti corpo a corpo e ha fatto un plauso al lavoro di Pirelli. La casa milanese, secondo l'inglese, ha sviluppato delle gomme che non hanno più bisogno di "riposo" dopo un giro d'attacco.

Domanda prematura?

Partendo dalle parole di Brawn, nella nostra analisi dobbiamo evidenziare che la domanda iniziale andrebbe analizzata dopo qualche gara di campionato. Cercare una risposto dopo una gara soltanto "suona" un po' prematuro. In ogni caso, durante il GP del Bahrain abbiamo visto un buon numero di duelli ravvicinati. Non abbiamo bisogno di aggiungere motivazioni, quando segnaliamo gli scambi di posizione tra Leclerc e Verstappen nei giri 17 e 18 come il più notevole tra i duelli di gara.

Le dichiarazioni dei piloti raccolte nel dopo gara dipingono un quadro non del tutto ben definito nei tratti, per quanto riguarda l'efficacia delle novità introdotte con il 2022. Alcuni piloti parlano di effetti evidenti, mentre altri parlano di effetti contenuti o quantomeno mitigati da altri fenomeni concomitanti. L'opinione generale rimane comunque una sola: abbiamo una certa riduzione nei fenomeni nocivi causati dalla scia, tuttavia la scia stessa pare offrire un effetto dal potenziale ridotto.

Ancora tanto DRS

In un certo senso le nuove regole sembrano avere effettivamente favorito la formazione di trenini e di piloti in lotta, tuttavia non ha incrementato le possibilità di sorpasso. Effettivamente il sorpasso non trovava posto tra gli obiettivi della F1 con il cambio regolamentare. Il gesto tecnico dello scavalcamento del pilota che precede, sottende ancora una volta l'impiego del DRS e la gestione delle gomme. Alcuni piloti lamentano una diminuzione degli effetti indotti dall'apertura dell'ala mobile, mentre altri parlano di un'amplificazione dei benefici. Nella realtà, l'efficacia del DRS va letta nel contesto degli assetti e bilanciamenti. In ogni caso l'ala mobile ha costituito l'elemento necessario nella lotta tra Verstappen e Leclerc.

La F1 dunque scopre di essere ancora DRS dipendente, per quanto riguarda i sorpassi. Cosa piuttosto strana, visto l'orientamento iniziale alla base di queste nuove regole. Il giorno del pensionamento del dispositivo pare andare sempre più lontano. Inoltre, se fosse confermato l'utilizzo estensivo dell'ala mobile in un'ottica di fuel saving, allora potremmo salutare definitivamente buona parte delle manovre di sorpasso. Per quanto riguarda le coperture invece, abbiamo scoperto l'acqua calda. Da sempre, infatti, i piloti che dispongono di una gomma migliore vanno più forte e possono spendere una grossa fetta di vantaggio competitivo nel sorpassare chi precede.

Cosa aspettarsi

Fernando Alonso ha commentato, a riguardo dei benefici indotti dal nuovo regolamento, di attendere qualche gara prima di fare qualsiasi commento. Effettivamente lo spagnolo non sbaglia con la sua valutazione. Non possiamo fare altro che sposarla in toto, pur prendendo in considerazione quanto abbiamo visto nel primo GP. In altre parole, le differenti caratteristiche dei prossimi tracciati daranno un quadro più completo della situazione.

Genera un certo interesse scoprire se effettivamente gli effetti nocivi dello stare in scia siano generalmente diminuiti o se, per esempio, esista ancora una porzione di scia nella quale le strutture vorticose della cosiddetta "aria sporca" danno fastidio alle monoposto che seguono. Inoltre vedremo che direzione prenderanno gli sviluppi tecnici sulle monoposto. Un lavoro mirato sull'aerodinamica va a modificare come viene "elaborata" l'aria dalle monoposto e chissà se un determinato sviluppo avrà delle conseguenze sulla scia, quindi sulla possibilità di avere gare con duelli corpo a corpo più presenti.

Luca Colombo

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