Per la presentazione della AT03, AlphaTauri ha perseguito la via dei rendering svelando una monoposto da F1 "elettronica" piuttosto che una realizzazione finale "in carne ed ossa". Il modello 3D presentato dovrebbe avere una certa affidabilità, in termini di aderenza alla vettura vera e propria, tuttavia non possiamo trattarlo alla stregua di un "working model". In altre parole: aspettiamo modifiche più o meno evidenti in determinate aree della vettura, una volta che vedremo la monoposto reale in pista.

Parti in comune

Il tema più interessante della presentazione odierna riguarda le parti in comune, previste dal regolamento 2022 della F1, che AlphaTauri e Red Bull Racing condivideranno durante il 2022. Cambio, impianto idraulico e sospensione posteriore andranno a costituire il corredo di scambio tra le due monoposto. Di fatto, alcune basi concettuali troveranno implementazione su entrambi i progetti. Guardando il render dell'AT03 nella zona delle sospensioni, AlphaTauri rimane nella convenzionalità della sospensione push-rod all'anteriore e pull-rod sul posteriore.

Posteriore

Proprio al posteriore il modello 3D proposto da AlphaTauri sembra rimanere ancorato ad una lettura generica dei regolamenti. Sospendiamo quindi il giudizio tecnico su questa porzione di vettura, di cui abbiamo pochissimi dettagli. A Barcellona vedremo esattamente come hanno ragionato i tecnici faentini sui flussi nella zona dell'estrattore: solo in quel momento potremo parlare compiutamente di quanto definito. E potremo notare le differenze con il benchmark Red Bull.

Anteriore

All'anteriore spicca la soluzione del muso che si estende oltre il profilo dell'intera struttura aerodinamica. Il muso si ancora all'ala sul primo elemento; il sideplate presenta degli slot, anche se una lettura rigida del regolamento prevede la continuità delle geometrie in questa zona. Di nuovo: vedremo a Barcellona quanto cambierà il sistema muso-ala anteriore rispetto al render. Del resto, vale la pena segnalare che già nella prima uscita della AMR22 abbiamo notato delle differenze proprio sul muso rispetto alla monoposto presentata presso la fabbrica.

AT03, una F1 con raffreddamento compatto

Le prese d'aria laterali della AT03 spiccano per la posizione elevata e la forma squadrata, molto simili a quelle dell'Aston Martin e sicuramente con un'area meno estesa rispetto al corrispettivo McLaren. Le forme laterali nella parte posteriore della AT03 mostrano come a Faenza abbiano la possibilità di lavorare con un raffreddamento più compatti rispetto ad Aston Martin e McLaren.

In assenza di ulteriori dettagli possiamo azzardare che la PU sviluppata da Honda necessiti di un minore raffreddamento rispetto a Mercedes. Punto interessante, perché le due unità dovrebbero avere la stessa architettura e la stessa disposizione della componentistica. Per quanto possiamo vedere, l'assenza di rialzi o "bombature" per fornire il giusto raffreddamento alla PU (che nella disposizione degli elementi dovrebbe somigliare a Mercedes) dovrebbe garantire ad AlphaTauri (e quindi anche Red Bull) un certo agio nella "pulizia" verso l'estrattore. Vedremo dunque la pista cosa ci offrirà nei prossimi test di F1.

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Luca Colombo