Ospite della puntata 300 di 'Circus!' il vice campione del mondo WTCR Esteban Guerrieri ha ripercorso le tappe della sua carriera ed i confronti ruota a ruota con grandi piloti poi diventati campioni in F1.

I natali sono argentini, ma l'italiano è ottimo; Esteban Guerrieri si sente ormai un po' a casa qui in Italia e i ricordi sono tanti. Con il pilota di Buenos Aires, vice campione del mondo WTCR nel 2019, abbiamo provato a ripercorrerli nella puntata evento numero 300 di 'Circus!', che da sette anni accompagna il lunedì sera per gli appassionati di motorsport di LiveGp.it.

Esteban, vieni da una stagione 2019 molto combattuta, il titolo piloti ti è sfuggito per un soffio, cosa puoi dirci della tua battaglia con Norbert Michelisz e come valuti il tuo campionato?

E' stata una bella stagione, puntavo ad avere un buon feeling fin dall'inizio e sapevo che sarebbe stata la chiave per cercare di lottare per il titolo. Sono contento delle vittorie, soprattutto perchè arrivate ad inizio stagione, mi hanno dato subito buoni punti e mi hanno permesso di lavorare ancora meglio. E' stata una bella lotta con Norbert all'ultima gara, ma il tamponamento che ho subito mi ha condizionato però non complesso sono contento di tutto quello che ho fatto.

Abbiamo visto che nel WTCR la bagarre non manca e come spettatori ci piace vedere questo agonismo; voi piloti di vi divertite?

Assolutamente sì! La trazione anteriore permette più aggressività soprattutto nei sorpassi, ma è facile esagerare e rovinare la gara a qualcun altro. Specie in partenza, quando c'è molta confusione e non sempre gli steward riescono a tenere tutto sott'occhio... (ride ndr). Il turismo è un mondo in cui bisogna guidare in modo molto pulito evitando di scaldare troppo le gomme anteriori, altrimenti bastano un paio di giri per perdere tutto il grip. Ho guidato sempre vetture formula per la maggior parte della mia carriera e qui ho dovuto certamente imparare cose nuove.

Hai passato la maggior parte della carriera a guidare vetture monoposto, dalla Indy Lights alla Formula Renault fino alla Formula 3. Hai gareggiato fianco a fianco di molti piloti che poi sono diventati grandi campioni; che ricordi hai di loro?

Ho iniziato la mia carriera in Europa nel 2001, imparando tra l'altro anche l'italiano, correndo in Formula Renault e Formula 3000, a quell'epoca avevo 19 anni e ho sempre provato il grande salto verso la F1 anche se servivano molti più soldi di quanti potessi averne. E' vero, ho lottato contro molti piloti poi diventati famosi, ricordo in particolare la stagione 2006 di Formula 3 in cui c'erano Vettel, Di Resta, Kobayashi, Buemi, Grosjean, ed anche le World Series delle stagioni successive, nel 2010 ricordo bene la lotta con Ricciardo per il titolo. Ho fatto di tutto per la F1, avevo anche firmato un preaccordo con un team, ma servivano cifre enormi per andare avanti...

Quali sono ad ora i tuoi prossimi obiettivi? Il WTCR è una categoria molto competitiva in cui ci sono ottimi piloti, come ad esempio il nostro Gabriele Tarquini.

Sì Gabriele è un grande, è ancora velocissimo, ha vinto il titolo nel 2018 e per molti è ancora un esempio, me compreso. Per ora sono soddisfatto di essere un pilota ufficiale della Honda, non avrei forse immaginato di approdare al turismo, ma sono veramente molto felice che i casi della vita mi abbiano portato qui!

Cosa ne pensi del calendario della prossima stagione tutto concentrato in Europa con il gran finale ad Adria?

Mi sembra una decisione saggia da parte degli organizzatori. Pur essendo un campionato del mondo non è il caso in questo momento di andare troppo lontano e far viaggiare eccessivamente le persone. Sarà un campionato sprint, ma spero che oltre al motorsport possa ripartire tutto quanto lo sport. Io cercherò di essere pronto e di lottare nuovamente per il titolo; sono contento di finire ad Adria perchè è una pista che già conosco, ci ho corso con la Formula Renault, è piccola, impegnativa, con passaggi difficili. Ci vediamo lì allora!

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Stefano De Nicolo'