Sheldon van der Linde è il primo sudafricano a vincere il DTM dopo un'interessantissima gara-2 in quel di Hockenheim. BMW torna a vincere con il proprio giovane pilota, terzo sotto la bandiera a scacchi alle spalle di René Rast e Marco Wittmann. 

Hockenheim gara-2: Wittmann vs Rast, van der Linde gestisce

Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW) è stato protagonista semplicemente perfetto al via, abile a beffare l'Audi #33 di Abt di René Rast e la Lamborghini #85 di Clemens Schmid (GRT Grasser Racing Team).

Buona partenza anche per Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW) e Lucas Auer (Winward/Mercedes), pretendenti per il titolo con il già citato Rast. I primi tre hanno formato un solco nei confronti degli avversari, mentre van der Linde lottava contro Marius Zug (Attempto Racing/Aud) per il quarto overall.

Il primo momento significativo della competizione è arrivato a 44 minuti dalla conclusione con una sosta anticipata da parte di Scheldon van der Linde e Lucas Auer. Sosta anticipata per i due contendenti per il titolo, un'opzione non condivisa con Rast.

Il pit obbligatorio ha acceso la bagarre per il primato con Wittmann in lotta con Rast. I due non si sono risparmiati, il portacolori di BMW ha avuto la meglio anche in seguito ad un errore da parte del pluricampione della categoria.

Una foratura per Clemens Schmid ha spalancato le porte del podio per van der Linde, in pieno controllo della situazione sin dalla bandiera verde. Non ci sono stati problemi per il sudafricano, meritatamente campione al termine di una stagione quasi perfetta. 

Rast e Auer si sono dovuti accontentare della Top3 al termine di una stagione oltremodo interessante che si è decisa solo nella mitica location di Hockenheim con uno dei finali più incerti della storia del noto campionato tedesco.

Luca Pellegrini