Il caos regna sovrano in casa Marussia. O meglio, semplificando, si potrebbe dire che è tutta una questione di soldi. Dopo aver inaspettatamente annunciato, nella giornata di ieri, che Alexander Rossi avrebbe sostituito Max Chilton nel Gran Premio del Belgio, durante la prima sessione di prove libere di stamane è arrivato il dietrofront. Niente debutto in Formula 1, dunque, per lo statunitense Rossi, e pericolo scampato (almeno stavolta) per Chilton. Anche se le prestazioni in pista, in questo caso, c'entrano davvero poco. Ma cosa è accaduto in realtà all'interno della scuderia in questo concitato inizio di weekend? Andiamo con ordine. Non è un mistero che Max Chilton porti in dote al team anglo-russo un sostanzioso contributo in termini di budget. Al punto che lo stesso padre del pilota inglese, seppur la notizia non sia mai stata ufficialmente confermata, pare abbia acquisito delle quote azionarie in seno alla scuderia. I pagamenti previsti per la stagione 2014, però, non sono arrivati nei tempi previsti.

Un ritardo che ha convinto il team a mettere progressivamente sotto pressione il management del pilota, dapprima ingaggiando Alexander Rossi in qualità di terzo pilota (quest'ultimo reduce dall'interruzione del proprio accordo con la Caterham) e successivamente promuovendo quest'ultimo al ruolo da titolare quando mancavano poche ore al via della prima sessione di libere in Belgio. Una scelta che ha colto tutti di sorpresa, tant'è vero che, nell'insegna posta sopra al box Marussia, campeggiava in bella evidenza ancora il nome di Chilton. Il quale ha dapprima abbandonato infuriato il paddock, rilasciando un comunicato nel quale affermava di "essersi fatto volontariamente da parte per il bene del team" ed assicurando al contempo di "essere già al lavoro per risolvere i problemi contrattuali e poter tornare al volante già a Monza", salvo poi ripresentarsi stamane al muretto box. Perchè, nel frattempo, qualcosa era cambiato. I fondi promessi si sono infatti sbloccati improvvisamente, e "Mister regolarità" ha così potuto recuperare a tempo di record il proprio sedile in seno al team. Appiedato e reintegrato in meno di 24 ore. Facendo rimanere con un palmo di naso il "povero" Alexander Rossi, il quale già pregustava il tanto agognato debutto in Formula 1, costretto ad accontentarsi del fatto di poter salire in macchina ma solo nella prima sessione di prove libere. La Marussia, una volta ottenuto il placet da parte dei Commissari, ha affidato ad uno scarno comunicato la spiegazione dell'intera vicenda: "In seguito ad una modifica delle circostanze e dietro l'approvazione degli steward, Max Chilton sarà il pilota titolare per il resto del weekend". Tutto qui. Leggasi altrimenti: il bonifico è arrivato, tutto torna come prima. Vicende paradossali di un team costretto a fare i conti con difficoltà economiche che costringono, talvolta, a rimediare magre figure come questa. Peccato, perchè una coppia formata da Bianchi e Rossi sarebbe stata se non altro una geniale trovata di marketing per il team bianco-rosso...

Marco Privitera

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