La prima Dakar saudita parte con l’australiano Toby Price al comando tra le moto. L’ufficiale KTM, che difende il #1 conquistato nell’ultima edizione del Dakar Rally disputata in Sud America, precede Ricky Brabec (Honda) ed il proprio compagno di squadra, l’australiano Matthias Walkner.

Price leader. La prima fatica per i piloti del Dakar Rally prevedeva una tappa di 752 km, di cui 433 di trasferimento e 319 di speciale. I 144 piloti delle moto sono partiti da Jeddah e dopo aver costeggiato il Mar Rosso sono entrati nell’entroterra per prendere parte alla speciale, salvo poi tornare sulla costa per l’arrivo ad Al Wajh. Il più rapido a terminare la tappa è stato Toby Price. L’australiano del Red Bull KTM Factory Racing eguaglia il numero di tappe vinte nella scorsa edizione, che lo aveva premiato più per la costanza che per la rapidità. L’ufficiale KTM ha concluso con 2’05” di vantaggio sull’americano Ricky Brabec, il pilota del Monster Energy Honda Team che ha guadagnato 35” sull’altro pilota KTM ufficiale Matthias Walkner.

Continua l’alternanza dei piloti Honda e KTM, con l’argentino Kevin Benavides (Honda) in quarta posizione a 4’31” da Price. Quinto Sam Sunderland (KTM) a 5’15” dal compagno di squadra leader della generale, sesto Pablo Quintanilla (Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing) che ha incassato 5’36”. Settimo Joan Barreda: il più esperto dei piloti Honda ha accusato 7’51” di ritardo dalla vetta. A chiudere la top10 della prima tappa Luciano Benavides (KTM), Andrew Short (Honda) ed Adrien Van Beveren (Yamaha), i quali hanno incassato dai 9 ai 10 minuti di ritardo.

Gli italiani. Jacopo Cerutti è il primo degli italiani, in ventiquattresima posizione a 25’40” dalla vetta. Trentesima posizione per Maurizio Gerini, settantacinquesima e settantaseiesima posizione per Alberto Beltordi ed Alessandro Barbero. Ottantasettesimo Fabio Fasola, mentre sono novantunesimo e novantaduesimo Cesare Zacchetti e Mirko Pavan.

La prossima tappa. La seconda tappa prevede la partenza da Al Wajh e dopo 26km di trasferimento l’inizio della speciale da 367km. Una tappa che prevede perlopiù un fondo terroso e composto da pietre. I piloti dovranno salire dal livello del mare fino ai quasi 600 metri della valle tra i monti Jebel Shar (1990 metri s.l.m.) ed il Jabal Dabbagh (2550 metri s.l.m.). Passati i monti, i piloti torneranno sul livello del mare per chiudere la tappa a Neom.

Mathias Cantarini