Nel giorno del dolore e del ricordo del motociclista Paulo Gonçalves, scomparso in un tragico incidente nella tappa di ieri, a vincere l’ottavo stage della Dakar targata 2020 è stato Mathieu Serradori al volante del buggy Century. Per il francese è il primo trionfo in assoluto nella maratona e ha voluto dedicare questo successo al centauro scomparso. Secondo un incredibile Fernando Alonso, autore del miglior risultato ottenuto fino ad ora e con ampi margini di crescita. A contenere la disfatta Mini X-Raid Orlando Terranova con il terzo posto. Più distanti i big, con Carlos Sainz che mantiene la vetta della graduatoria assoluta.

Serradori non è un novizio del mondo Raid, infatti il francese è il campione in carica dell’Africa Eco Race. Già nella prima settimana il pilota del team SRT Racing si era dimostrato il più competitivo e agguerrito al di fuori degli squadroni Toyota e Mini, navigando costantemente nella Top-10. Oltre alla vittoria, il francese ha così conquistato la settima posizione in classifica generale.

Serradori ha voluto dedicare il suo trionfo all’amico motociclista scomparso: “Vorrei dedicare questa vittoria a Paulo Gonçalves, perché sono stato anche io un centauro. Non è facile restare motivati dopo una giornata come ieri, ma io e il mio navigatore Fabien siamo dei combattenti".

Ma a strabiliare è stato Alonso secondo ,a quattro minuti dal leader di tappa. Lo spagnolo ha centrato il suo miglior risultato di questa Dakar: il rookie, dopo aver sfiorato il podio in diverse occasioni, finalmente è riuscito a salirci. L’asturiano è stato avvantaggiato anche dall’insabbiamento di Yasir Seaidan, mente il saudita occupava la seconda posizione. Resta di fatto che l’affiatamento con il suo navigatore Marc Coma e la Toyota Hilux sta iniziando a dare i suoi frutti.

Ad approfittare del disguido occorso a Seaidan è stato anche Terranova, il primo del plotone Mini X-Raid a giungere al traguardo: l’argentino ha chiuso terzo davanti alla Toyota ufficiale di Giniel De Villiers.

Giornata alquanto difficile per i big della Dakar 2020: il leader Sainz ha perso nella prima parte di gara ben quindici minuti, per poi cercare di guidare in ottica classifica generale, chiudendo in quindicesima posizione a venti minuti dal vincitore. Meglio è andata a Stephane Peterhansel, giunto nono; undicesimo Nasser Al-Attiyah. Resta invariata la Top-3, seppure Sainz ha perso qualche minuto nei confronti dei diretti inseguitori.

CAMION. In vetta si consolida la leadership di Andrey Karginov che, con la terza affermazione di fila, comanda la classifica con mezz’ora di vantaggio sul suo compagno Anton Shibalov, giunto secondo. Solamente Ales Loprais, con il suo Praga V4S DKR, ha cercato di mettere il sale sulla coda dei Kamaz, ottenendo un buon terzo posto. Ritorna in pista anche Eduard Nikolaev: lo zar, ritiratosi per un problema al motore, non corre più per la classifica della Dakar 2020, ma solamente per la graduatoria della Dakar Experience, oltre a dare una mano come assistenza veloce ai suoi compagni di scuderia.

STAGE 9: WADI AL DAWASIR – HARADH (891 KM). Dopo la tappa ad anello si torna a fare sul serio su terreni duri e compatti che hanno preso il posto di dune e sabbia. In questa tappa è richiesta la massima concentrazione e precisione di guida visto i numerosi tratti sconnessi per un totale di 415 Km cronometrati. Ritornano anche le moto dopo lo stop per onorare la scomparsa del centauro Paulo Gonçalves.

Michele Montesano

DAKAR 2020 | AUTO, STAGE 7: SAINZ VINCE E ALLUNGA IN CLASSIFICA