Dopo il rest day di ieri a Riyadh la carovana della Dakar 2020 è ripartita per la seconda parte di questa edizione. Nella tappa di oggi da Riyadh a Wadi Al Dawasir, lunga ben 741 km (di cui 546 di speciale) e che ha registrata purtroppo la morte di Paulo Goncalves nella categoria moto, nella categoria auto la vittoria è andata a Carlos Sainz, al terzo successo di tappa e sempre più leader nella classifica generale.

Il pilota spagnolo ha chiuso la giornata in 4h16m11s. Bella sfida con Nasser Al-Attiyah, vincitore della scorsa edizione, che in questa tappa ha pagato 2m11s dal primo classificato. Terzo posto per il pilota Mini Stéphane Peterhansel, anch'egli vicinissimo e staccato di soli 2m53s dalla vetta. Classifica di tappa che per quanto riguarda le prime tre posizioni vede gli stessi protagonisti, con Sainz che ora ha 10m di vantaggio su Al-Attiyah e 19m13s sul compagno di squadra.

Quarto posto di tappa per Bernhard Ten Brinke, su Toyota, che ha pagato un distacco di soli 5 secondi dal terzo classificato. Quinto Yazeed Al Rajhi, seguito da Fernando Alonso. Ancora una buona prestazione quindi da parte del due volte campione del mondo di F1, miglior rookie ed in linea con le prestazioni dei veterani di questa competizione.

Settimo invece Giniel De Villier, seguito da Jakub Przygonski; nono Orlando Terranova e decimo il pilota di casa Yasir Seaidan.

CAMION. Tra i camion vittoria di tappa per il russo Alexei Karginov, al secondo successo consecutivo e più rapido del connazionale Dmitri Sotnikov per soli 3 secondi. Top 3 tutta russa grazie al terzo posto di Anton Shibalov, a 2m5s dalla vetta, seguito da Ales Loprais in quarta posizione e da Siarhei Viazovich in quinta. Nella classifica generale Karginov allunga su Shibalov portando il vantaggio a 21m12s. Terzo, ma più staccato, Viazovich, a 46m39s dal leader.

STAGE 8: WADI AL DAWASIR - WADI AL DAWASIR (716 KM). Tappa che comprende 477 km di speciale e che si svolgerà lungo un anello. Percorso caratterizzato da paesaggi contrastanti e con un tratto di 40 km in cui i piloti potranno affondare il pedale dell'acceleratore.

Carlo Luciani