Arrivare a Maranello è come immergersi in un mix di sensazioni uniche. Un insieme di luoghi sacri per gli amanti del Cavallino, un'aria che sembra quasi profumare di motori. E mentre le campane della chiesa annunciano la Messa, in lontananza riecheggia il rombo dei motori, quasi a voler sancire la nascita di una nuova creatura appena sfornata. Impossibile non soffermarsi dinnanzi all'ingresso della mitica fabbrica, rimasto tale e quale rispetto alle fotografie in bianco e nero dei primi anni '70. Basta poi attraversare la strada per giungere al ristorante Cavallino, tappa irrinunciabile per chi voglia provare l'ebbrezza di sedersi a tavola circondato da foto e cimeli che ripercorrono la storia della Ferrari. Ma è in tutta la cittadina che il colore rosso domina incontrastato: dal Ferrari Store (con tanto di musetto originale dell'incidente Berger-Alesi di Monza '93 esposto in vetrina) ai numerosi negozi a tema, dalla galleria del vento al Ferrari Village, sino ai locali dove Schumacher è diventato il nome di una pizza con wurstel e grana. Basta poi fare pochi passi per arrivare al museo Ferrari, ufficialmente inaugurato poche settimane fa dal presidente Montezemolo. Una volta varcata la soglia si ha la sensazione di entrare in una sorta di paese dei balocchi per i fan dell'automobilismo: dai modellini della galleria del vento al simulatore, dalla riproduzione dell'ufficio originale di Enzo Ferrari alla sala cinema dove un emozionante video ripercorre gli oltre ottant'anni di storia del Cavallino. E poi loro, assolute protagoniste: le macchine. Dalla mitica 500 F2 del Mondiale 1951 alla 156-85 di Alboreto, dalla F1-89 a "becco di papera" sino alla 126 C portata in pista da Gilles Villeneuve. Sembra quasi incredibile poter osservare da vicino e sfiorare con mano queste monoposto che hanno fatto la storia della Formula 1, soffermandosi ad osservare le differenze ed i dettagli dell'abitacolo. Ma il mito Ferrari non si limita alla sola Maranello: basta spostarsi di qualche chilometro, magari dopo aver effettuato una visita guidata in pullman sulla pista di Fiorano, per arrivare a Modena, dove sorge il Museo Casa Enzo Ferrari. La struttura sorge a pochi metri dalla galleria espositiva che attualmente ospita un'altra mostra imperdibile, intitolata "Grand Prix", dove è possibile ammirare alcune delle vetture che hanno fatto la storia della Formula 1. Il luogo dove nacque nel 1898 Enzo Ferrari è oggi un museo che consente di fare un viaggio a ritroso nella vita del Commendatore: oggetti, video, documenti appartenuti ad una delle figure più rappresentative dell'Italia nel XX° secolo. All'interno vi è anche una parte dedicata all'evoluzione del logo del Cavallino Rampante negli anni, quel logo che Ferrari adottò su richiesta della madre di Francesco Baracca, aviatore italiano caduto nella guerra '15-'18. Luoghi storici che nessun appassionato di motori dovrebbe mancare di visitare, una leggenda che rappresenta motivo d'orgoglio per l'Italia nel mondo.

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