Le abbiamo lasciate in trionfo, dopo un 2022 dominante per una e importante per l'altra. Ora le ritroviamo all'inizio di una nuova avventura: Jamie Chadwick e Sophia Floersch hanno iniziato a scrivere un nuovo capitolo della loro carriera. Che sia la scalata definitiva verso il sogno?

Il 2022 è stato un anno importante per le donne del motorsport. Una stagione rivoluzionaria in cui i progetti lungimiranti hanno dato risultati, lasciando ben sperare visto l'aumento di donne nelle categorie di karting. Se da un lato la mentalità vincente ha dato i suoi frutti, dall'altro ancora una volta ha dimostrato che la strada per la scala delle monoposto è ancora accidentata e che occorre lavorare. È stata evidenziata infatti la necessità di un percorso chiaro per risalire la china, in uno sport fortemente dipendente dai finanziamenti. La W Series è stata costretta a interrompere la sua terza stagione in pista, avendo avuto problemi finanziari nel suo secondo anno di supporto alla F1 e non essendo riuscito a promuovere una pilota nelle categorie propedeutiche. Ciononostante, i due principali campionati di monoposto, IndyCar e FIA F2, sono tornati ad avere partecipazioni femminili, anche se non per un'intera stagione, e il visionario progetto Paretta Autosport è riuscito a estendere la sua presenza oltre la Indy500.

Diverse donne sono sotto i riflettori, ma Chadwick e Floersch sono coloro che possono essere d'ispirazione per ambire alla monoposto più prestigiosa. Perchè fanno giri immensi e poi ritornano, chissà che continuino a percorrere questa strada.

JAMIE CHADWICK

In questi ultimi anni Jamie Chadwick era sotto i riflettori. Vincitrice del secondo titolo W Series, era sulle sue spalle il peso dell'intero movimento. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità: il suo dominio della categoria tutta al femminile era al centro dell'attenzione di interessati, sostenitori, ma anche dei critici. L'aspettativa era l'ascesa verso le formule propedeutiche, ma, non troppo sorprendentemente, le aspettative erano state deluse: non riuscendo a trovare i fondi necessari per assicurarsi un posto competitivo in FIA F3 nonostante il fondo premi della W Series, anche nel 2022 Chadwick avrebbe gareggiato in quella serie.

"I budget richiesti a livello di F3 e F2 sono enormi. Questo rende molto difficile per la maggior parte delle persone progredire nei ranghi", ha detto Chadwick prima della stagione. "La W Series mi ha messo su un piedistallo e mi ha dato un'enorme visibilità, il che è fantastico, ma devo ancora trovare quel budget. Non correrei senza la W Series".

Un ritorno che ha alimentato lo scetticismo verso una categoria apparentemente incapace di fornire un percorso futuro. Per la britannica, però, era l'unica alternativa. Entrare nel neonato team Jenner Racing - gestito dalla personalità televisiva americana ed ex atleta olimpica Caitlyn Jenner – significava guardare in prospettiva, grazie al suo talento e alla conoscenza di Caitlyn dello sport e dell'ambiente commerciale.

Trionfo in W Series nel 2022

E così è stato. Una volta in pista, Chadwick ha fatto parlare il suo talento ed è riuscita a trasformare questa situazione vincendo le cinque gare dell'anno, stabilendo un nuovo record di sette vittorie consecutive e lasciando tutti con il dubbio che la giovane britannica potesse mettere in saccoccia tutte le vittorie nel corso della stagione. Jamie ha mostrato un mix di velocità, abilità di guida, compostezza e sangue freddo, la vera virtù dei campioni. Così ha conquistato il terzo titolo in W Series, una vittoria dal sapore agrodolce vista la sospensione della categoria per questioni economiche.

Un titolo che per lei è consacrazione e trampolino di lancio verso una nuova opportunità di carriera. Non si può nascondere il talento, occorre coltivarlo e farlo emergere. I numeri incredibili otttenuti in W Series provano che merita di mantenere vivo il sogno della monoposto. Questo potrà continuare a farlo in IndyNXT: Jamie Chadwick infatti in questa stagione 2023 prende parte alla massima serie feeder della IndyCar, con il team Andretti Autosport. "È una grande opportunità per me - ha commentato la britannica. - Avrò la possibilità di sedermi a lungo e di continuare la mia crescita".

Esordio in IndyNXT

La sfida completamente nuova della IndyNXT per Jamie Chadwick è iniziata sulle strade di St.Petersburg, in Florida, uno dei tracciati più impegnativi per un debuttante.

Crediti: profilo Instagram Jamie Chadwick
Crediti foto: Jamie Chadwick instagram

Con gli occhi del mondo puntati addosso, per lei questa è una stagione di apprendistato. L'obiettivo è quello di maturare, progredire grazie ad una macchina significativamente più potente e una serie di circuiti molto diversi da imparare da zero. L'avere un contratto per l'intera stagione offre stabilità per una pilota che ha bisogno di tempo, cosa che in un mondo così veloce spesso non si ha. Non ci sono dubbi sul fatto che Chadwick abbia il talento necessario per arrivare in alto nella sua nuova avventura.

Il suo primo weekend nella serie non è stato privo di difficoltà, ma nonostante ciò Jamie torna a casa con molti aspetti positivi. Le numerose bandiere rosse, segno di quanto il tracciato fosse complicato (anche per i piloti esperti), hanno limitato il tempo di apprendimento incidendo sulle prestazioni nelle prime sessioni. È in gara, però, che si decide il weekend: Chadwick ha portato a casa la vettura in 13a posizione, completando la sua prima gara nella serie Indy NXT e raccogliendo i suoi primi punti. Ha guadagnato cinque posizioni rispetto alla sua posizione di partenza. Pazienza, calma, non perdere di vista l'obiettivo: caratteristiche di un veterano che però la britannica ha messo in mostra già al debutto.

"Sono felice di essere arrivata al traguardo nella mia prima gara Indy NXT by Firestone, è stata una gara molto movimentata", ha commentato. "Ho imparato molto e ho ancora molto da lavorare, ma sono felice di averla portata a termine. Credo che questo sia un po' il benvenuto alla Indy NXT".

Con il debutto alle spalle, Jamie guarda già al prossimo appuntamento del 30 aprile sul circuito stradale di Barber Motorsports Park, in Alabama. Il circuito più tardizionale e la migliore conoscenza della vettura potrebbero essere fattori chiave per vedere la Chadwick in lizza per un top-10 già nella prossima gara. E sognare si può.

SOPHIA FLOERSCH

Dopo il debutto sulle monoposto, Sophia Floersch si è fatta un nome nelle gare endurance. Non trovando spazio nelle feeder series monoposto, la tedesca ha mostrato il suo potenziale guidando la LMP2.

Come parte del trio tutto al femminile con Tatiana Calderon e Beitske Visser, Floersch ha completato la sua 24H di Le Mans da esordiente nella top 10 di classe e ha abbracciato pienamente lo spirito e l'ambiente delle gare di durata nelle stagioni successive, trascorse nel WEC e nell'ELMS. Ed è proprio al volante dei prototipi che Sophia prospera e fa la differenza. Nel 2021 diventa la prima donna a salire sul podio della serie, arrivando terza a Portimao nella sua unica apparizione con Algarve Pro.

La sua esperienza sulle vetture ad alta deportanza, unita a un mix di decisione e costanza nei lunghi stint, ha dato vita a un'ottima combinazione di macchina e pilota, permettendole di assicurarsi un posto a tempo pieno nella squadra portoghese per il 2022. La prima parte di stagione è stata costantemente in lotta per i primi tre posti, cosa che per un duo di categoria argento come lei e Bent Viscaal ha messo ulteriormente in evidenza talento e sviluppo. Floersch ha sempre guidato con il cuore in mano, andando oltre la serie di sfortunati eventi che hanno caratterizzato il proseguio della stagione tanto che con tenacia e determinazione ha dimostrato, in primis a sé stessa, che appartiene all'élite competitiva delle gare da durata.

Il suo talento al volante inizia così a dare i suoi frutti: prima l'entrata nell'Alpine Academy, poi il fatidico ritorno in monoposto. La giovane tedesca si è unita infatti al team PHM Racing by Charouz in FIA F3. "Sono davvero entusiasta e mi sento fortunata ad unirmi a PHM Racing per la stagione FIA F3 di quest'anno. La mia aspirazione è sempre stata quella di correre con i migliori. Il mio obiettivo era quello di tornare alle corse di formula prima o poi e sono grata a tutto il team per avermi dato questa opportunità quest'anno", ha dichiarato Floersch.

Il ritorno in F3

Per Sophia è un ritorno in F3. Consapevole che questa opportunità non è priva di sfide, e dopo aver avuto in passato una progressione epocale, ha le carte in regola per ripetersi. La sua esperienza in ELMS la rende una pilota che si adatta facilmente offrendo prestazioni degne di nota.

In una stagione in cui la griglia è molto competitiva, tra numerosi esordienti e ritorni, l'importante per lei è essere costante e ottenere buoni risultati.

Il primo appuntamento della stagione di F3, in Bahrain, è stato una palestra. Nella sprint race, infatti, Floersch ha disputato una gara solida, addirittura per alcuni giri ha girato quasi un secondo più veloce delle vetture che la precedevano, concludendo in P22 su 30 iscritti. Nella gara della domenica, invece, ha saputo bilanciare una buona fuga registrando buoni tempi sul giro e lotta a viso aperto gestendo gli pneumatici. Impegnata per tutta la gara in duelli, ha concluso P21, diventata poi P20 grazie a delle penalità post-gara.

"Io e il team abbiamo raccolto soprattutto dati in Bahrain e probabilmente anche a Melbourne", ha raccontato Sophia. "Questi dati vanno ora analizzati per capire dove perdiamo i decimi così importanti. Le prestazioni e la comprensione degli pneumatici devono migliorare".

Come abbiamo visto, Floersch ha sfruttato al meglio le due gare, considerando il poco tempo trascorso in pista negli ultimi tre anni con le auto di formula. Ha ridotto notevolmente i distacchi, è stata costantemente la più veloce delle tre vetture PHM Racing e ha dimostrato il suo particolare spirito combattivo nelle battaglie ruota a ruota.

Il prossimo appuntamento con la F3 sarà in Australia, dove la categoria farà il suo esordio. In un gruppo di piloti molto forte e affiatato, la speranza di Sophia è quella di risalire a metà classifica.

Non resta quindi che vedere se il 2023 sarà per loro più ricco di successi. Che questi non siano solo podi, vittorie, ma una vera e propria rivincita.

Anna Botton