Manama, 14 marzo 2010. Sul tracciato di Sakhir va in scena la gara inaugurale della stagione. Per la seconda volta nella sua storia, dopo l’edizione datata 2006, il Bahrain apre un Mondiale di Formula 1. Per l’appuntamento del 2010 viene utilizzata la parte del tracciato denominata Endurance Circuit, che prevede l’inserimento di un tratto aggiuntivo dopo la curva 4. Un inserimento che porta la lunghezza del tracciato a 6.299 km, obbligando di conseguenza la riduzione del numero dei giri da percorrere (49).

Ad ottenere la pole position è la Red Bull di Sebastian Vettel che fa segnare il miglior crono in 1’54”101, precedendo la Ferrari di Felipe Massa (rientrato in pista dopo il terribile incidente di Budapest del luglio 2009) di un solo decimo. L’altra monoposto del Cavallino, guidata da Fernando Alonso, al primo week-end di gara in rosso, è terza. In seconda fila accanto allo spagnolo c’è la McLaren di Lewis Hamilton. Il campione del mondo in carica, Jenson Button, è solo 8°. La Mercedes, tornata in Formula 1 dopo 45 anni di assenza, ottiene il 5° e 7° tempo con Nico Rosberg e Michael Schumacher. Per il Kaiser l’appuntamento in Medio Oriente segna l’inizio della sua seconda vita in Formula 1, dopo il ritiro nel 2006.

Al via della corsa Vettel mantiene la leadership. Alle spalle del tedesco della Red Bull, Alonso supera Massa alla prima curva, mettendo così in chiaro sin da subito a chi appartengono i gradi di prima guida in Ferrari. Nel frattempo una perdita d’olio sulla monoposto di Webber causa una nube di fumo, dalla quale vengono disorientati Sutil e Kubica che si ritrovano a fondo gruppo. Nella prima metà di gara sono diversi i piloti costretti al ritiro: Chandhok, Di Grassi, Kobayashi, Petrov, Glock e Senna. In testa c’è sempre Vettel, seguito a breve distanza da Alonso e Massa. Più staccati gli altri, con Hamilton che scavalca Rosberg salendo al quarto posto.

La corsa non regala particolari emozioni sino al passaggio 34, quando la RB6 di Vettel inizia a rallentare, per via di un problema a uno scarico, venendo superata nell’ordine da Alonso, che diviene leader del Gran Premio, Massa e Hamilton. Allo spagnolo, nei quindici giri conclusivi, non resta che amministrare i secondi di vantaggio nei confronti della concorrenza. Alonso (al pari di Fangio, Andretti, Mansell e Raikkonen) centra il gradino più alto del podio con la Ferrari alla prima gara. Il secondo posto di Massa completa la festa del Cavallino, che non otteneva la doppietta alla gara d’esordio dal 2004 (Schumacher-Barrichello nel GP d’Australia), mentre Hamilton termina terzo. A ridosso del podio c’è Vettel che riesce a preservare il quarto posto, contenendo gli attacchi di Rosberg. Schumacher giunge solo sesto al traguardo, non festeggiando nel migliore dei modi il proprio ritorno nel mondo del Circus.

Gran Premio Bahrain (Sakhir) – 14 marzo 2010

Distanza: 308.405 km – 49 giri

ORDINE ARRIVO

1. Alonso (Ferrari) 1h39m20.396s

2. Massa (Ferrari) + 16.099

3. Hamilton (McLaren-Mercedes) + 23.182

4. Vettel (Red Bull-Renault) + 38.713

5. Rosberg (Mercedes) + 40.263

6. Schumacher (Mercedes) + 44.180

7. Button (McLaren-Mercedes) + 45.260

8. Webber (Red Bull-Renault) + 46.308

9. Liuzzi (Force India-Mercedes) + 53.089

10. Barrichello (Williams-Cosworth) + 1:02.400

Pole Position: Sebastian Vettel (Red Bull) 1’54”101

Giro veloce: Fernando Alonso (Ferrari) 1’58”287

 

Piero Ladisa

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