È finito nella ghiaia il weekend di Pecco Bagnaia e Maverick Vinales a Le Mans, in occasione del GP numero 1000 della storia del Motomondiale. Il rammarico per i due piloti è la consapevolezza che avrebbero potuto giocarsi qualcosa di importante, a maggior ragione guardando la classifica, essendo al momento i top rider delle rispettive scuderie: Ducati e Aprilia.

Analisi del contatto

Partiamo con il dire che, dopo le scaramucce iniziali causate dall'adrenalina, i due piloti si sono chiariti, prima rientrando ai box insieme e poi dopo la convocazione in direzione gara. Entrambi non hanno dubbi nel descrivere l'episodio come un incidente di gara. Stessa decisione che, al momento, sembra essere stata presa giudici di gara. Anche i team manager delle rispettive squadre, nelle dichiarazioni post-gara, hanno detto la stessa cosa, con Massimo Rivola, amministratore delegato Aprilia Racing, più orientato sull'attribuire la responsabilità a Pecco Bagnaia, seppur etichettando l'accaduto nello stesso identico modo degli altri e non invocando alcuna penalizzazione.

Il contatto avviene nel corso del quinto giro tra la 11 e la 12, nella cosiddetta "S Bleu": Maverick Vinales ha sopravanzato Pecco Bagnaia per la terza posizione. Il pilota Aprilia è finito largo, dando modo a Bagnaia di potersi affiancare nel cambio di direzione a sinistra per provare a mantenere la posizione. I due piloti sono, quindi, venuti a contatto.

Considerando che Vinales aveva l'interno era impossibile, dalla sua posizione, vedere Pecco. Come ha anche detto nelle interviste, un sorpasso meno pulito e più aggressivo, da parte sua, avrebbe stroncato sul nascere qualsiasi tentativo di risposta di Bagnaia, che dal canto suo avrebbe potuto rialzare la moto senza cercare di resistere inutilmente all'attacco. Anche perchè, dei due, quello che aveva più da perdere oggi era proprio lui. Essendo il contatto difficilmente evitabile, è giusta la decisione di non aver penalizzato nessuno.

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Le conseguenze sulla classifica

Nonostante la caduta Bagnaia rimane leader del Mondiale con un punto di vantaggio su Marco Bezzecchi, vincitore quest'oggi. L'unico che, vincendo, l'avrebbe potuto sopravanzare, era Brad Binder, coinvolto in un contatto in partenza che lo ha fatto finire lungo e lo ha costretto alla rimonta. A renderla ancora più difficile è stato il long lap penalty per track limits, che lo ha estromesso dalla possibilità di giocarsi la top 5.

Per Pecco è la terza caduta stagionale in gara su cinque round disputati. In questi primi GP, per il pilota Ducati, è stato decisivo il cosiddetto "effetto sprint" che gli ha fatto guadagnare ben 44 punti, solo 6 in meno di quelli raccolti solo nella gara "vera". Senza le sprint, infatti, Bagnaia sarebbe terzo in classifica generale a 26 lunghezze da Bezzecchi e ad 8 su Zarco.

Maverick Vinales aveva sostanzialmente la possibilità di potersi giocare la vittoria, che gli avrebbe garantito 25 punti e il passaggio dalla settima alla quinta posizione in campionato. La prima vittoria con la casa di Noale, purtroppo, sta faticando ad arrivare, soprattutto a causa di partenze non sempre esaltanti.

Francesco Sauta