Alex Zanardi è stato trasferito dal San Raffaele di Milano all'ospedale di Padova, nell'ambito di un quadro clinico in cui le sue condizioni rimangono stabili. E' la struttura milanese, l'ospedale che attualmente ospita Alex Zanardi, a diramare in giornata il comunicato del suo trasferimento. Il campione parolimpico è arrivato a Padova per continuare il delicato recupero in seguito al gravissimo incidente del 19 giugno scorso.

La lotta continua

"Il paziente ha raggiunto una condizione fisica e neurologica di generale stabilità. Ciò ha consentito il trasferimento ad altra struttura ospedaliera dotata di tutte le specialità cliniche necessarie e il conseguente avvicinamento al domicilio familiare”. Questo recita il comunicato del San Raffaele di Milano. La notizia di un trasferimento lascia spazio all'ottimismo dopo settimane di apprensione. Mesi difficilissimi, in cui la vita di Zanardi è stata letteralmente appesa a un filo. Ma in questo senso la notizia di un trasferimento è -finalmente - una buona notizia.

Forza Alex, non mollare!

Tutta Italia si è stretta intorno al nostro campione, per un sostegno e un incoraggiamento che mai si era visto prima. Da quel dannato 19 giungo e dall'incidente sulle strade della Toscana abbiamo seguito l'evolversi delle condizioni di Alex, che è passato prima dall'ospedale di Siena per il primo delicatissimo intervento chirurgico al cervello, per poi essere trasferito brevemente alla struttura di Villa Beretta a Costa Masnaga, in provincia di Lecco, e da qui con urgenza al San Raffaele di Milano. Una serie di operazioni molto delicate (ben quattro) sono riuscite a stabilizzare le sue condizioni e a consentirne il trasferimento presso un nosocomio più vicino agli affetti e alla famiglia.

La riabilitazione è già iniziata

Proprio a Milano il campione ha potuto iniziare già da un paio di mesi la riabilitazione, che ora proseguirà - come detto - all'Ospedale di Padova. Il comunicato dell'ospedale prosegue: "il paziente giunto al San Raffaele il 24 luglio scorso in condizioni di grave instabilità neurologica e sistemica ha affrontato dapprima un periodo di rianimazione intensiva. Quindi un percorso chirurgico, in primo luogo per risolvere le complicanze tardive dovute al trauma primitivo e in seguito per la ricostruzione facciale e cranica. Negli ultimi due mesi, ha potuto intraprendere anche un percorso di riabilitazione fisica e cognitiva. Ad Alex e alla sua famiglia tutto l’ospedale augura un futuro di progressivo miglioramento clinico”.

La battaglia non è finita ma gli eroi, in gara come nella vita, sanno farci emozionare e gioire fino all'ultimo. E così Alex, come il migliore dei campioni. Auguri dunque, e torna a farci emozionare presto!

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Stefano De Nicolo'