Dopo il round asfaltato della Corsica di un mese fa, per il WRC è tempo di ritornare in Sudamerica. Si, sembra un controsenso dato che prima della corsa isolana si era disputato il Rally del Messico, e che ora tutta la carovana farà tappa in Argentina prima e Cile poi.

Un'esigenza che però viene imposta dal calendario già da un paio di stagioni a questa parte, e che quest'anno vedrà la new entry cilena disputarsi un paio di settimane dopo il Rally d'Argentina che andrà in scena questo weekend. Il quinto round del mondiale 2019 si presenta con Thierry Neuville e Hyundai pronti a difendere la loro leadership iridata tra le classiche e difficili speciali sudamericane, dopo la rocambolesca vittoria in Corsica. Un compito certamente non semplice, ma che il belga affronterà con la consapevolezza di trovarsi piuttosto bene tra questi sterrati; il successo del 2017 giunto proprio nell'ultima speciale è ancora ben impresso nella memoria di tutti i fan, così come la prestazione solida dell'anno passato. La leadership del mondiale conquistata in Corsica potrebbe però essere un'arma a doppio taglio, considerando il fatto che partirà per primo sulle speciali del venerdì. Un fattore incrementato dal maltempo abbattutosi sulle zone di gara in questi giorni.

La concorrenza dei soliti diretti rivali nel mondiale sarà, come sempre, molto agguerrita. Ott Tanak ha ancora in mente il perentorio successo dell'anno passato, che aprì la sua fila di vittorie con Toyota e, se consideriamo l'ultima trasferta sfortunata in Corsica, la voglia di riscatto sarà ancora maggiore. Delle motivazioni opposte, ma con lo stesso obiettivo finale, animeranno invece Sebastien Ogier. Il campione del mondo in carica non ha mai vinto in Argentina, e questo 2019 sarà il suo ennesimo tentativo. Il successo sull'unica gara sterrata fin qui disputata in Messico infonde qualche speranza in più al francese, nonostante la C3 si sia dimostrata lontana dall'essere la vettura perfetta.

Dopo le recenti performance, è impossibile non inserire tra i favoriti anche Elfyn Evans. Reduce dalla vittoria sfiorata in Corsica, il pilota M-Sport ha dimostrato che la Fiesta WRC è una vettura ancora più che valida, ed il ruolo di exploit di questo 2019 pare abbinarsi alla perfezione al driver britannico. Inoltre, il suo ruolino di marcia in Argentina vede quella gara di due anni fa in cui si giocò la vittoria fino all'ultima ps, persa poi per soli sette decimi. Altro protagonista atteso in Argentina sarà Andreas Mikkelsen, al rientro dopo essere stato escluso in Corsica e voglioso di dimostrare la loro scelta errata ai vertici Hyundai. Attenzione a non sottovalutare anche Kris Meeke, che in Argentina porta i dolci ricordi della prima vittoria nel mondiale nel 2015. Il britannico è anche alla caccia del primo podio stagionale in questo mondiale.

Il Rally Argentina partirà oggi con lo shakedown e la prima prova spettacolo nella tarda serata italiana. In una gara caratterizzata da orari piuttosto comodi per gli appassionati italiani, venerdì partirà la gara vera e propria con i primi due loop composti dalla "Las Bajadas-Villa del Dique" di 16.65 km, la "Amboy-Yacanto" di 29.85 km e la "Santa Rosa-San Augustin" di 23.44 km. In mezzo di disputerà la prove spettacolo denominata Super Special Fernet Branca. Lo stesso format sarà adottato anche per la tappa di sabato, con la "Tanti-Mataderos" di 13.92 km, la "Mataderos-Cuchilla Nevada" di 22.67 km e la "Chuchilla Nevada-Characato" di 33.65 km, che saranno le prove da ripetere per due volte. Domenica la gran chiusura con la "Copina-El Condor" di 16.43 km, la "Mina Clavero-Giulio Cesare" di 20.30 km e la classica power stage El Condor a chiudere le ostilità.

Passando al capitolo tv, il servizio Wrc+ All Live garantirà la trasmissione di tutte le prove speciali, mentre la nuova piattaforma di Dazn trasmetterà cinque prove speciali; la prima prova spettacolo, i due passaggi di sabato della Mataderos-Chucilla Nevada ed il doppio passaggio domenicale della El Condor. La soluzione in chiaro sarà come sempre Red Bull Tv, con i suoi highlits alla fine di ogni tappa.

Alessio Sambruna