Anche in Francia la musica suonata dalla MotoGP non cambia: vince Marc Marquez, proiettandosi così in avanti nella classifica iridata e regalando alla Honda HRC la vittoria numero 300 nella massima categoria. Subito dietro il Cabroncito finisce il duo Ducati Dovizioso - Petrucci, consci del fatto di non poter fare nulla contro il fenomeno spagnolo.

Per carità: è vero che il mondiale è ancora lungo, che ci sono da correre un sacco di gare, che non bisogna darsi per vinti e che il distacco del secondo classificato non è poi cosi ampio, ma se vogliamo raccontarcela tutta… è evidente come la supremazia di MM93 stia diventando imbarazzante. Ogni weekend sembra di vedere il replay della domenica precedente, perfettamente coscienti del fatto che il nome del vincitore regalerà poche sorprese. Tutte le qualifiche e tutte la gare stanno portando in cima alla classifica finale sempre lo stesso nome, rischiando di far cadere la massima categoria su due ruote sul piattume.

Poi ok, dietro il fenomeno della Honda la bagarre è sempre interessate. Ma si sa… “il secondo classificato è il primo degli sconfitti”, per cui non osiamo immaginare lo stato d’animo degli altri team a vedere un simile mattatore. Sembra di essere ritornati ai tempi buoni di Valentino Rossi, quando si accendeva la TV proprio per vedere l’ennesima vittoria del “dottore” sapendo che sarebbe stato inutile piazzare scommesse dato che ci avremmo rimesso comunque: i bookmakers lo davano a zero.

Detto ciò, l’applauso va esteso ovviamente anche al team Honda. Ok che Marquez è un fenomeno e che Lorenzo con la stessa moto sta faticando, ma se fabbrichi una moto che è al top da “millenni” e ti prendi il lusso di poter dire di aver vinto 300 gare nella massima categoria… chapeau! Anche se è pur vero che appunto, al momento, la differenza sembra la stia facendo di più il pilota che il mezzo meccanico. Tecnicamente, infatti, Ducati sembra superiore e più veloce. Honda è un filino dietro, ma con quella “bestia” di pilota seduto sopra, è difficile perdere gare…

Onore a Marquez dunque: sarà sicuramente odiato dai tifosi che vogliono vedere lotte per la vittoria, ma non si può negare che sia un autentico fuoriclasse. E’ lui l’uomo illuminato degli ultimi anni, l’imbattibile, il duro del Road House, lo sceriffo della città. Frutto di tanto talento, di un allenamento senza sosta, nonché di uno spirito di autoconservazione pari a zero. Vai Marc! Starai distruggendo lo spettacolo, ma cavolo se te lo meriti…

Daniel Limardi