Si è concluso con la vittoria di Marc Marquez il secondo round stagionale della MotoGP. Mentre lo spagnolo viaggiava spedito verso la sua 45esima vittoria nella classe regina, il duo italiano Rossi-Dovizioso ha infuocato il già caldissimo circuito argentino di Termas de Rio Hondo.

Con un Marquez in versione marziano, la lotta per il secondo posto era il massimo al quale potesse aspirare il folto gruppo di piloti assatanati partiti mercoledì per il Sud America. Miller, Petrucci e Morbidelli hanno provato - almeno inizialmente - a mettere i bastoni tra le ruote ai due veterani, che hanno preferito non farsi ingarbugliare in una pioggia di sorpassi stile Moto3.

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L'Italia s'è desta

Entrambi hanno guidato benissimo, sfruttando al meglio i rispettivi punti forti delle loro moto: Andrea la potenza di Ducati sul dritto, Valentino la migliore fluidità in curva della sua Yamaha. La sfida è stata divertente e appassionante, chiusa all’ultimo giro da Rossi, che, più che un normale quarantenne a fine carriera sembra un giovanissimo pilota in rampa di lancio. Battaglia corretta quella ammirata in Argentina tra Andrea da Forlimpopoli e Valentino da Tavullia (giusto per dare quel tocco poetico che i due piloti meritano, vista la vicinanza col paese natale di Pascoli).

Vale se la gioca a lungo con Dovizioso, seppur per tutta la gara abbia fatto intendere di poterne avere leggermente di più. Tra Ducati e Yamaha sul dritto non c'è stata storia. Solita gara intelligente e di sostanza per il "Dovi" che nel finale deve inchinarsi alle linee di Valentino e al suo colpo di genio a poche curve dal traguardo.

GP Argentina
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E pensare che, esattamente 23 anni fa (il 31 marzo 1996) Vale faceva il suo esordio nel Motomondiale: "Ho rivisto poco tempo fa quella gara, era ancora in bianco e nero" - ha ironizzato il "Dottore". Andrea cinque anni dopo, nel 2001. La sfida tricolore, ha sicuramente favorito Marquez, che da vero gentiluomo ha ringraziato, messo la freccia e sorpassato il ducatista in classifica. Risultato certamente non da buttare per Andrea, visto i precedenti alquanto inquietanti della "Rossa" di Borgo Panigale nella terra del tango.

Al "Dovi" questa volta non riesce l'incrocio all'ultima curva. 1-0 e palla al centro. La saga riprende ad Austin il 14 aprile... Marquez permettendo.

Andrea Pinna