Nella giornata di ieri è venuto a mancare l’ex pilota e imprenditore Giovanni Giuseppe Gilberto “Nanni” Galli. Figura di rilievo nel mondo automobilistico, durante la sua lunga carriera ha utilizzato il nome “Nanni” per nascondere la sua identità alla sua famiglia, che non voleva farlo correre.

Nanni Gali nasce il 2 ottobre 1940 a Bologna e la sua carriera nel mondo delle corse comincia relativamente tardi a 24 anni nei kart. Successivamente nel 1964 passa alle auto turismo, correndo su una Stevr-Pueco e l’anno successivo passa a una Mini Cooper S per poi cominciare a correre anche nel Campionato Turismo Italiano, dove ottiene dieci vittorie nella sua classe.

Nel 1966 arriva il balzo quando viene reclutato dall’Alfa Romeo, che gli mette a disposizione una GTA. Con la casa di Arese Nanni ottiene diversi importanti risultati, tra cui un successo al Mugello, un secondo posto alla Targa Florio nel 1968 con Ignazio Giunti e il quarto alla 24 ore di Le Mans con la T33/2.

Nel 1967 comincia a correre sulle monoposto in Formula 2 con una Brabham BT23 privata e due anni dopo diventa il pilota del team Tecno di Formula 2 al fianco di Francois Cevert. Batte il francese in diverse occasioni e conclude al settimo posto nel Campionato Europeo. Nello stesso anno disputa anche un paio di gare di auto sportive con la Matra.

Nel 1970 avviene il suo debutto in Formula 1 nel Gran Premio d’Italia con una McLaren motorizzata Alfa Romeo. L’anno successivo ritorna in Alfa Romeo, arrivando secondo alla 12 ore di Sebring e correndo nuovamente in F1 con la March, senza ottenere buoni risultati nella massima categoria.

Nel 1971 torna in Alfa Romeo ed arriva secondo nella 12 Ore di Sebring, prima di tornare a correre in F1 tramite un accordo di fornitura motori Alfa Romeo. Nel 1972 è con la Tecno in Formula 1 e il suo miglior risultato è un terzo posto nella mal supportato GP della Repubblica italiana a Vallelunga.

Nanni continua con la Tecno anche l’anno successivo e alterna gli impegni di Formula 1 con le competizioni con vetture sportive con la Ferrari. Nella stessa stagione Nanni ha la possibilità di guidare la Ferrari per sostituire l’indisposto Clay Regazzoni per il Gran Premio dell’Austria. Il pilota bolognese si qualifica in 21ª posizione e termina la gara in 13ª posizione.

Nel 1973 Nanni si unisce alla scuderia di Frank Williams per correre con la nuova Iso-Marlboro, ma dopo una serie di gare con risultati deludenti decide di lasciare la scuderia per poi annunciare il suo ritiro, anche se nel 1974 torna a correre con una Abarth in una competizione sportiva.

Nonostante il ritiro rimane sempre presente nel mondo delle competizioni automobilistiche, prima come sponsor del team Williams nel 1978 con la sua "Fruit of the Loom" e poi per giocare un ruolo importante nell’ingresso della famiglia Benetton in Formula 1.

Chiara Zaffarano