E' arrivata nella notte italiana la notizia che la Ferrari presenterà appello contro la decisione degli stewards che, nella gara di ieri, hanno punito con 5 secondi di time penalty la manovra di Sebastian Vettel nei confronti di Lewis Hamilton, privando della vittoria il pilota tedesco che era transitato per primo sotto la bandiera a scacchi.

A scanso di equivoci bisogna immediatamente puntualizzare una cosa: è quasi impossibile che il ricorso del team di Maranello venga accolto. Per due semplici motivi: il primo riguarda un precedente che risale al Gran Premio del Messico 2016, quando proprio il pilota tedesco fu punito con dieci secondi di penalità per un episodio analogo, con il ricorso della Ferrari rigettato dalla Corte d'Appello. Il secondo è il regolamento della FIA che all'articolo 17 paragrafo 1 comma 2, stabilisce in maniera perentoria che non ci possa appellare contro penalizzazioni in termini di tempo.

Eppure il documento ufficiale numero 42 con cui la FIA ha notificato il provvedimento nei confronti della vettura #5 recita  testualmente:

"Si ricorda ai concorrenti che hanno il diritto di appellarsi a determinate decisioni del Commissari, in conformità con l'Articolo 15 del Codice Sportivo Internazionale della FIA e Articolo 9.1.1 delle norme giudiziarie e disciplinari della FIA, entro i termini applicabili".

Ed è proprio quello che la Ferrari pare sia intezionata a fare, anche se nell'immediato dopo gara il team principal della scuderia Mattia Binotto, seppur amareggiato dalla decisione, aveva escluso questa possibiltà:"Pensiamo che oggi il vincitore morale sia Vettel, ha passato il traguardo stando davanti a tutti, quello è importante. Credo basti ascoltare, ascoltarci attorno, non siamo noi a decidere, c’è chi lo deve fare. Non si discute la decisione, ma credo che si possa avere anche un parere, un’opinione diversa. Detto questo, abbiamo fatto un buon weekend, una pole ieri, credo una bella gara oggi. Era importante per noi ritrovare il ritmo, come squadra abbiamo dimostrato di poter essere competitivi e torniamo a casa sicuramente motivati ancora più di prima.

La Ferrari avrà tempo fino a martedì per raccogliere le prove e  presentare appello, anche se, come detto, è molto improbabile che l'ordine d'arrivo già diramato venga rivisto. Ma l'impressione è che, al di là di ciò che verrà deciso, le polemiche continueranno ancora per diversi giorni.

Vincenzo Buonpane