La gara. A partire dal palo è Vernay, che non si lascia beffare e al pronti via inizia subito a dettare il ritmo; a seguire Oriola mentre dietro si crea un po’ di parapiglia: Dupont arriva lungo alla prima staccata, tagliando all’interno, ma rientrando in pista va al contatto con il team-mate Berthon; ad approfittarne è Ehrlacher (Honda), che balza al terzo posto, seguito da Shedden su Audi.

Nelle retrovie è lotta fra Tarquini (Hyundai) e Coronel (Honda); mentre impazza la bagarre, con Shedden che vuole superare a tutti i costi Ehrlacher per riacciuffare il duo di testa che ha preso già il largo. Durante il quarto giro Coronel arriva lungo alla staccata e fa strike colpendo duramente la Giulietta di Giovanardi, costretto a parcheggiare a bordo pista con la vettura su tre ruote: immancabile l’ingresso della Safety Car.

Al restart Vernay riprende subito il largo su Oriola, segno che l’Audi quest’oggi è in piena forma, mentre si torna a battagliare per l’ultimo gradino del podio: Ehrlacher cerca di tenere dietro le due Audi di Shedden e Vervisch. L’inglese di casa Leopard Lukoil Team riesce ad avere la meglio sul pilota Honda al dodicesimo passaggio quando lo infila, perentoriamente, nella prima staccata; nulla da fare per Vervisch che resta quinto.

Anche Guerrieri (Honda ALL-INKL.COM), ottavo, deve tenere dietro le due Audi di Berthon e Panis e ci riesce fino alla bandiera a scacchi; mentre ad animare gli ultimi giri ci pensano Bennani e Huff in un duello tutto in famiglia.

Ottimo settimo posto per l’unica Alfa Romeo By Ferraris superstite di Ceccon, autore della miglior qualifica stagionale e di una gara regolare e priva di sbavature.

Tutte fuori dalla Top-10 le Hyundai, penalizzate da un B.O.P. davvero eccessivo. Nessuno stravolgimento in classifica, con Tarquini ancora in testa. Appuntamento a domani per le altre due manche del week-end.

Michele Montesano