QUASI COME LA GERMANIA. A tratti, il circuito di Brno ricorda quello del Nordschleife, il famoso ring situato in Germania che ha smesso a sua volta di far parte del calendario SBK. Di certo la pista ceca è di una bellezza mozzafiato, sia come contesto che come tipologia: immerso nel verde, l’Automotodrom di Brno è un vero e proprio ottovolante di salite e discese a tratti ripidissime. Il circuito è composto da 14 curve, 8 a destra e 6 a sinistra, il suo dislivello massimo è di ben 73 metri e la sua lunghezza è di 5.403 metri. Fino al 2012 la frenata in curva 1 era la più impegnativa e lunga, con ben 214 metri per portare la moto da 300 km/h fino ai 139 con cui poi si va ad impostare la curva. Brembo lo ritiene un circuito mediamente impegnativo per i propri impianti, con la degna eccezione proprio della prima curva.

UN ALTRO TEAM SI BUTTA NELLA MISCHIA? La domanda sorge spontanea, visto che fino ad ora la lotta per il titolo mondiale è stato un affare tra Ducati e Kawasaki, o meglio tra Jonathan Rea e Chaz Davies. I problemi avuti da Marco Melandri durante la prima parte di stagione, quando la sua Panigale non voleva saperne di stare ferma in traiettoria sui rettilinei, lo hanno allontanato dalla vetta della classifica facendogli subire ben 109 punti di distacco da Rea ed estromettendolo (salvo miracoli) dalla lotta per il titolo. È altrettanto vero che al momento Jonathan ha capitalizzato ben 245 punti, 64 più di Chaz Davies e 82 più di Michael Van Der Mark, il che rende complicato per chiunque ricucire uno strappo del genere. Ma le Yamaha sembrano essere finalmente competitive, e se Ducati dovesse riuscire a restare stabilmente in cima al podio una piccola speranza di vedere la lotta per il titolo riaccendersi ci sarebbe ancora.

DUE TEDESCHI IN SSP600 e IN STK1000. Le categorie di accompagnamento del Mondiale Superbike ci fanno trovare una situazione decisamente atipica. Non c’era un tedesco in griglia dai tempi di Max Neukirchner, mentre adesso ce ne sono ben due in cima alle classifiche della Supersport e della Superstock, che rispondono ai nomi di Sandro Cortese e Markus Reiterberger. I distacchi sono decisamente contenuti, ma la situazione in Superstock vede un Reiti decisamente in condizione di vincere il titolo, mentre nella 600 il discorso è molto più difficile: Cluzel e Krummenacher inseguono rispettivamente a 7 e 8 punti, mentre il campione in carica Lucas Mahias è a 12 lunghezze. Distacchi troppo esigui per dichiarare concluso un campionato.

CARRASCO PRIMA DELLA SSP300. L’ultima sorpresa, se cosi la si può chiamare, è che Ana Carrasco arriva a Brno come la prima rappresentate del gentil sesso in testa ad un mondiale unisex. Le recenti polemiche riguardanti il bilanciamento delle moto nella categoria di ingresso del mondiale non sembrano creare problemi ad Ana, che dal canto suo fa quello che deve fare: dare il massimo. Dietro di lei un altro tedesco è all’inseguimento dell'iride, anche se attardato di 22 punti: Luca Grunwald avrà a sua volta il suo bel da fare per limitare gli attacchi di Scott Derue (3° a 46 punti) e di Borja Sanchez, a pari merito con Dorren Loureiro ed ultimo del terzetto di Kawasaki che puntano al titolo. A Brno continuerà la sfida per il titolo, vedremo se la Carrasco riuscirà ad allungare.

Alex Dibisceglia