Premessa. Ultimo round della stagione 2018, i giochi per i titoli sono già stati fatti con Rea e Kawasaki campioni per il quarto anno di fila e Fores miglior pilota indipendente. Resta ancora da decidere il titolo platonico di vice campione tra Davies e Van Der Mark mentre Rea può ancora migliorare il suo record di vittorie e punti in una stagione.

La gara. Con i forfait pre weekend di Marino (frattura alla gamba) e Smrz (postumi dell’incidente in Argentina) dopo le prime libere, in pista a Losail scendono solamente 17 piloti, la griglia più corta della storia del Mondiale Finisce con un 1-2 Kawasaki firmato Rea-Sykes gara-1 del GP del Qatar, ultimo atto del Mondiale 2018 dominato dal Cannibale con 16 vittorie fino a questo punto. Una gara non facilissima per il campione in carica che non ha fatto il vuoto come il suo solito dal giro 1 ma che ha dovuto sempre vedersela con il suo compagno di box Sykes alla penultima gara in Kawasaki prima di convolare a nozze con BMW. Un Sykes che, dopo l’ennesima pole centrata, sperava di riuscire almeno a fare lo sgambetto al suo attuale compagno di box per togliersi una soddisfazione dopo i tanti “scapaccioni” presi da Johnny in questa stagione. A parte la lotta per la vittoria già finita dopo pochi giri con la Kawasaki numero 1 in testa a dettare il ritmo e la numero 66 a provare a stargli dietro, la gara ha offerto tanti duelli, anche piuttosto tosti tra chi si sta giocando ancora qualcosa di importante in questo finale di stagione verso il 2019.

Ad esempio il duello Lowes-Laverty ha tenuto banco per tutta la gara dopo che Laverty ha perso l’occasione buona per passare Sykes e mettersi all’inseguimento di Rea. L’Aprilia e Lavert molto veloci sul dritto e nel primo tratto del circuito mentre Lowes e la Yamaha recuperavano in percorrenza e nella parte guidata del tracciato. Alla fine è stato Lowes a prendersi il podio all’ultimo giro ma Laverty non si è dato per vinto rischiando anche di sdraiarsi in uscita dell’ultima curva. Magia alla Marquez per Eugene che domani partirà dalla pole position per l’ultima gara della sua stagione, dopodichè sarà un “appiedato” di lusso. Altri due “appiedati” di lusso che hanno battagliato per tutta la gara sono Fores e Melandri, due ducatisti che l’anno prossimo non avranno sella pur avendo entrambi talento da vendere. E’ servito un errore/problema tecnico a Fores per Melandri per chiudere in P5, lontano però dal podio della gara. Marco non è mai riuscito a passare Fores nonostante una moto molto più veloce della Panigale del team Barni.

Nella lotta per il titolo platonico di vice campione del mondo, Van Der Mark recupera qualche punticino grazie alla P6 finale dietro a Melandri mentre Davies è arrivato in P8 dopo gli ultimi 3 giri corsi con qualche problema di troppo. Da segnalare sia l’ottima P7 finale di Loris Baz con la BMW di Althea (ma sfortunatamente per lui niente parco chiuso come team indipendente) che la P9 finale di Jake Gagne alla penultima gara con Honda ufficiale davanti a Toprak Razgatlioglu e Lorenzo Savadori. Contando i ritiri di Camier (caduto) e Scheib (problema tecnico) sono arrivati al traguardo solamente 15 piloti, un ordine d’arrivo veramente striminzito per un Mondiale che all’inizio contava 19-20 partenti e ad oggi fatica a raccogliere sulla griglia più di 10 piloti in vista del 2019.

Con questa vittoria Jonathan Rea eguaglia il record detenuto da Polen di 17 vittorie in stagione, centra l’11^ vittoria di fila e si avvicina al record di punti da lui stesso detenuto, gliene mancano solo 11 per eguagliarlo. Davies scivola a -189, Van Der Mark a -212.

Classifica finale di gara-1

1. Jonathan Rea

2. Tom Sykes

3. Alex Lowes

4. Eugene Laverty

5. Marco Melandri

6. Michael Van Der Mark

7. Loris Baz

8. Chaz Davies

9. Jake Gagne

10. Toprak Razgatlioglu

Griglia di partenza di gara-2. Per effetto dell’inversione di griglia di gara-2, lo starting grid per la gara di domani è così composto: Laverty-Melandri-Van Der Mark la prima fila, Baz-Davies-Gagne la seconda, Lowes-Sykes-Rea in terza fila

Marco Pezzoni - @marcopezz2387