Alla bandiera a scacchi di gara-2 del GP del Qatar terminerà, in maniera forse definitiva, la fantastica avventura di Aprilia nel Mondiale Superbike. Una seconda grande sfida, iniziata nel 2009 con Max Biaggi e che si chiuderà con Eugene Laverty e Lorenzo Savadori, ENTRAMBI momentaneamente senza sella per il 2019.

A meno di clamorosi ripensamenti da Noale ed un team (leggasi Nuova M2 Racing, l’ex team di Savadori ed attuale team di Scheib e Vitali in Stock 1000) che possa trovare il budget per prendersi in carico le RSV4, nel 2019 non vedremo più le moto di Noale scorrazzare per le piste del Mondiale. Ed è un vero peccato perché essa andrebbe a fare “compagnia” ad MV Agusta, lasciando solamente Ducati a rappresentare i marchi italiani nel Mondiale delle derivate di serie.

Ma come si è arrivati a questo triste epilogo? La colpa non è di Aprilia bensì di... Milwaukee, main sponsor del team SMR (Shaun Muir Racing) che sostanzialmente chiedeva, per continuare a gestire le moto, ad Aprilia di fornirle gratuitamente al team. Da Noale è arrivato un secco no alla richiesta dello sponsor, che si è quindi tirato indietro arrivando di fatto alla inevitabile rottura.

Che ne sarà dunque del futuro dei due piloti, Laverty e soprattutto Savadori che ha un contratto diretto proprio con Noale? Entrambi al termine di gara-2 si troveranno nello sgradevolissimo ruolo di “free agent”, non avendo sostanzialmente sella per il 2019. C’è da dire che se Milwaukee avesse proseguito il rapporto come main sponsor di SMR e di conseguenza con Aprilia, non ci sarebbero stati problemi per il rinnovo di entrambi.

Ma con Milwaukee che si tira indietro dal suo ruolo, rimanendo però sempre legato ad SMR pur in modo marginale, diventa più complicato per il team inglese tenere entrambi i piloti. Savadori dovrà guardarsi intorno e cercarsi un’altra sistemazione, mentre Laverty potrebbe rimanere nel team qualunque sia il costruttore scelto dopo il 4 ottobre.

In una Superbike in continua involuzione grazie alle scelte "assurde" di Dorna, perdere un costruttore importante come Aprilia che ha contribuito a scrivere pagine di storia insieme a Ducati ed Honda, è l’ennesima dimostrazione delle politiche discutibili delle Case nei confronti della Superbike stessa, volte a privilegiare la MotoGP e togliere risorse ad un campionato che sembra destinato ad una lenta agonia.

 

Storia di Aprilia nel Mondiale Superbike

  • Il 1999 è l’anno del debutto di Aprilia nel Mondiale Superbike con la RSV 1000 guidata da Peter Goddard, mentre nel 2000 arrivano Troy Corser ed Alessandro Antonello. L’ex-iridato 1996 conquista 5 vittorie, piazzandosi al terzo posto nel Mondiale. 
  • Nel 2001 in squadra arriva Regis Laconi al posto di Antonello, ma le cose non vanno come nella stagione precedente a causa della scarsa competitività delle gomme Dunlop.
  • Nel 2002 Aprilia si schiera con il solo Noriyuki Haga che termina la stagione al quarto posto. A fine stagione arriva il primo ritiro per concentrare gli sforzi sul progetto RS Cube per la MotoGP. 
  • Nel 2009 Aprilia ritorna nel Mondiale con una moto tutta nuova, la RSV4, affidata a Max Biaggi ed al giapponese Shinya Nakano. 4° posto finale nella classifica piloti con Biaggi e 4° anche nel costruttori.
  • Il 2010 è l’anno del primo titolo di Biaggi ed Aprilia in Superbike, vinto con una gara di anticipo su Leon Haslam. Biaggi è anche il primo italiano a vincere il Mondiale. Risultato che replica anche nel 2012, battendo Sykes per solo mezzo punto nel finale thrilling di Magny Cours. Aprilia nel 2010 centra anche il titolo costruttori, mentre nel 2012 va a Kawasaki.
  • Nel 2013 i piloti di Aprilia sono Eugene Laverty e Sylvain Guintoli. Non arriva il titolo piloti che va a Sykes, ma arriva quello Costruttori.
  • Nel 2014 è Sylvain Guintoli a regalare gli ultimi Mondiali piloti e costruttori ad Aprilia, che da lì in poi non riuscirà più ad avvicinarsi alle posizioni top della classifica, complice un progetto ormai arrivato al limite con lo sviluppo.
  • Nel 2015 Lorenzo Savadori porta ad Aprilia il primo ed unico titolo nella categoria Superstock 1000.

Il resto è storia recente, con le moto di Noale gestite dal team Milwaukee per quanto riguarda la Superbike e dal team Nuova M2 Racing per quanto concerne Stock 1000 e CIV. Chissà che magari non sia proprio la formazione italiana a trovare il budget per tenere le RSV4 ancorate alla entry list del Mondiale 2019…

 

Marco Pezzoni - @marcopezz2387