Dopo tanto tempo e relative attese, è stato finalmente svelato il calendario del mondiale Wrc 2020. Una vera e propria impresa, considerando le premesse che hanno attanagliato questi difficili mesi. C'è la Sardegna, che si correrà nel weekend del 29 ottobre-1 novembre. Cinque saranno quindi i rally stilati per questo scorcio di stagione, che si aggiungeranno ai tre già disputati ad inizio anno (Montecarlo, Svezia e Messico) per un totale di otto gare valide per il campionato del mondo. Un lavoro tutt'altro che facile per i promoter, che sono stati costretti a introdurre un evento originariamente non previsto nel 2020 come il Rally d'Estonia il 4-6 settembre. La restante parte della stagione proseguirà quasi tutta in Europa, con la Turchia, Germania e Italia rimaste con un loro evento nella massima serie. L'appuntamento tricolore si disputerà ovviamente con una data diversa dal previsto, nel weekend del 29 ottobre-1 novembre. Chiuderà la trasferta in Giappone a fine novembre. Bisogna sottolineare però come il Rally di Ypres e il Rally di Croazia rimangano in lizza per entrare nel calendario. Al momento sono eventi in attesa di subentrare in caso di forfait di uno dei 5 eventi che saranno disputati da settembre a novembre. Tanta soddisfazione comunque per Oliver Ciesla, promoter del Wrc: "Oggi pubblicare il nuovo calendario 2020 manda un chiaro segnale che il Mondiale Rally torna. I promotori del WRC hanno lavorato senza sosta a fianco della FIA, delle Case coinvolte, dei team e dei rally che potenzialmente avrebbero potuto entrare nel calendario e lo hanno fatto in circostanze eccezionali, riuscendo a riformulare il calendario. Far ripartire il Mondiale WRC nel mese di settembre, dunque il momento più opportuno, ci aiuterà a fare in modo di assegnare i titoli iridati 2020. I fan hanno dimostrato enorme passione in Estonia e in Italia. Le aspettative hanno aiutato a far ripartire il Mondiale nel mese di settembre". Alessio Sambruna