Dopo una breve pausa il FIA World Rally Championship riprende dall'Estonia, settima tappa di una stagione che per ora vede un solo uomo al comando. Kalle Rovanperä è l'indiscusso padrone della serie: nessuno come lui da inizio anno ad oggi, con quattro acuti all'attivo.

I successi del finnico sono pesantissimi, ottenuti in condizioni completamente differenti come la neve della Svezia, la terra del Portogallo, le stradine della Croazia e le infinite asperità del Kenya. Dopo il Safari la strada sembra spianata verso un titolo che entrerebbe negli annali della storia della serie per il più giovane vincitore del Mondiale.

Sono al momento 145 i punti dell'alfiere di Toyota contro gli 80 di Thierry Neuville ed i 62 di Ott Tanak, pronto a ben figurare insieme al belga nella prova di casa. La missione non è scontata, le Hyundai si sono infatti dimostrate molto fragili nel selettivo appuntamento africano in cui le Yaris hanno messo a segno un pesantissimo poker.

Chi cerca conferme ed un posto fisso nella zona podio è sicuramente il gallese Elfyn Evans. Il #33 del gruppo, vice-campione della serie, appare spacciato dopo metà stagione, ma il condizionale resta obbligatoriamente d'obbligo con ancora tanti eventi da disputare in cui tutto può succedere.

Per Hyundai ritroveremo lo svedese Oliver Solberg, mentre Esapekka Lappi rimpiazzerà Sébastien Ogier a bordo della terza Toyota ufficiale. Attenzione al finnico, all'attacco del primato in Sardegna prima di un clamoroso errore durante il day-1.

Pierre-Louis Loubert, Craig Breen, Gus Greensmith ed Adrien Fourmaux rappresenteranno Ford che senza Sébastien Loeb sembra destinata ad un ruolo di comprimaria. Ovviamente l'auspicio è di sbagliarsi e di avere una lotta con più protagonisti in un Rally d'Estonia che si preannuncia oltremodo selettivo con ben 24 prove cronometrate racchiuse in tre giorni.

Luca Pellegrini