In una gara contraddistinta da tanti episodi controversi, il campione del mondo in carica ha dominato il Rally del Messico, terzo appuntamento del Wrc 2019, vincendo per la seconda volta consecutiva questa gara. Tanak chiude secondo davanti ad Evans, Neuville è quarto.

Alla sua maniera, senza commettere la benché minima ombra di errore e sfruttando tutte le sbavature altrui. Sebastien Ogier è tornato alla grande sulla scena del mondiale rally, dopo il ritiro nell'ultimo Rally di Svezia che lo aveva visto scivolare indietro nella lotta al mondiale. In Messico, il francese è stato autore di una gara perfetta, nella quale ha gestito al meglio la testa solitaria nella seconda parte di gara, impreziosita dal miglior tempo nella power stage, valso i cinque punti extra. In questo modo il pilota Citroen si è riportato a soli quatto punti da Tanak nel mondiale, anch'egli protagonista di una corsa concreta ma nella quale il secondo posto è stato il massimo risultato che potesse ottenere.

L'estone ha pagato soprattutto la prima tappa, dove è stato penalizzato dalla sua posizione di partenza, con cui ha dovuto aprire tutte le speciali della giornata di venerdi'. Alla fine anche lui è venuto fuori con dei tempi interessanti nel corso della gara, che hanno comunque confermato la competitività della Yaris Wrc.

Un discorso riconducibile anche alla Fiesta ed al team M-Sport. Dopo un Rally di Svezia contraddistinto da buone prestazioni, seppur non concretizzate, in Messico è arrivato il risultato tanto atteso: Elfyn Evans ha infatti chiuso sull'ultimo gradino del podio, dopo essere stato a lungo in seconda posizione. Il britannico, una volta avvicinatosi Tanak, ha tuttavia preferito puntare su un risultato sicuro e comunque positivo, piuttosto che difendere la sua posizione. E' andata invece diversamente al suo compagno di squadra, Teemu Suninen, che esattamente come a Montecarlo è uscito nel corso della prima speciale. Per lui si tratta del terzo ritiro in tre gare.

Detto di questo podio composto da tre Case diverse, all'appello manca uno dei team principali in lotta per il mondiale. Giusto, stiamo parlando proprio di Hyundai. Il team coreano è stato protagonista di un weekend da dimenticare il più in fretta possibile, dove il solo Thierry Neuville è riuscito a salvare la baracca con un quarto posto comunque penalizzante in termini iridati. La gara del belga è stata condizionata da una foratura nelle prime speciali che lo ha fatto retrocedere subito, influendo anche sulle sue possibilità di rimonta; ma ancora peggio è andata ai suoi compagni di squadra. Dani Sordo, al suo debutto stagionale, è stato infatti colpito da un problema elettrico proprio quando si trovava in lizza per la vittoria con Ogier, mentre Mikkelsen è stato molto sfortunato nel colpire una pietra in pietra traiettoria, che ha distrutto la sospensione della sua i20. Anche lui era in lotta per le prime posizioni, dopo aver condotto anche la classifica assoluta nelle prime fasi. La sua gara lo ha visto poi protagonista di un fatto piuttosto grave, quando si è imbattuto in un cancello chiuso in piena prova speciale. Un episodio che ha fatto compagnia alla prima prova spettacolo controversa (con dei salti al limite della sicurezza) e ad una gestione di gara nel complesso molto rocambolesca e poco chiara.

Basta pensare al fatto che si è verificato con Esapekka Lappi, che con la sua uscita di strada ha causato l'interruzione della speciale. Una decisione fondamentale, perché proprio in quella stage Ogier aveva forato una gomma lasciando per strada oltre un minuto, che è stato però "cancellato" proprio in virtù di sospensione della prova. Peccato solo che con Suninen si sia verificato un fatto del tutto simile, ma non sia stato preso alcun tipo di provvedimento...

Detto del ritiro di Lappi, sulla lista dei delusi ci sono anche gli altri due alfieri Toyota, colpiti per la verità da parecchia sfortuna. Jari-Matti Latvala ha dovuto alzare bandiera bianca in seguito a problemi tecnici sulla sua Yaris mentre Meeke, che era in piena lotta per il podio, ha dapprima accusato una foratura, e poi nella speciale successivi ulteriori problemi di guida sulla sua vettura. Per lui è comunque arrivato un quinto posto utile per mettere in cascina altri punti iridati.

A proposito di classifica, dopo il Rally del Messico Ott Tanak comanda ancora con 65 punti, ma Ogier è tornato sotto a -4. Neuville è invece a quota 55, mentre Meeke paga un divario più importante di -30 punti dal suo compagno di squadra. Prossimo appuntamento del mondiale rally sarà in Corsica, nel weekend del 28-31 marzo.

Alessio Sambruna