Il gallese di Toyota Elfyn Evans ha fatto sua una gara dall'andamento imprevedibile, diventando anche leader del Mondiale Rally a causa del ritiro del compagno di squadra Ogier. A podio in Turchia anche Neuville e Loeb, out Tanak.

Chi avrebbe scommesso solo pochi spiccioli sul successo di Elfyn Evans al Rally di Turchia prima della ps9? Una domanda che ben si addice con quanto verificatosi sulle dure e polverose speciali turche, che hanno ospitato il secondo appuntamento stagionale del WRC post-lockdown. In dubbio fino a pochi giorni dall'ufficializzazione del calendario, la gara ottomana ha infatti regalato colpi di scena a non finire ed un finale a dir poco inaspettato. Punto cardine di tutto ciò è stata la ss9 che, svolta per la prima volta domenica mattina, ha completamente stravolto la classifica generale. Prima dell'inizio della tappa domenicale, la gara sembrava un affare tra Neuville, Ogier e Loeb, con questi ultimi addirittura appaiati con il medesimo tempo al secondo posto. Il distacco di Evans, in quarta posizione, si assestava invece intorno al minuto.

Ebbene, sono bastati pochi chilometri in questa fase per proiettare il gallese in cima alla classifica del Rally di Turchia. Una incredibile serie di forature ha infatti rallentato i primi tre della classifica, facendo aumentare irrimediabilmente il loro gap dalla vetta. Loeb ha persino provato ad arrivare fino a fine prova senza cambiare la ruota, operazione che in ogni caso non ha avuto molto successo. Peggio è andata ad Ogier che, seppur con la foratura, poteva ancora ambire al podio, ma ha visto i suoi sogni di gloria andare in fumo insieme al motore della sua Yaris. Un colpo incredibile per il campionato, dato che ora il sei volte iridato si trova a -28 dallo scudiero britannico.

Dopo il ritiro di Tanak nella prima tappa per guai allo sterzo, Hyundai è comunque riuscita a salvare il salvabile. Neuville e Loeb hanno infatti completato il podio rispettivamente in seconda e terza posizione, anche se il titolo piloti diventa sembra più un obiettivo poco realistico per gli alfieri di Alzenau. Quarto posto per Kalle Rovanpera, anch'egli non esente da problemi in una gara dura sia per i piloti che per i mezzi. Nonostante un passo lontano dai primi, Greensmith e Lappi sono riusciti a portare le Fiesta di M-Sport in quinta e sesta piazza, seppur staccatissime. A tal proposito, i piloti M-Sport devono ringraziare i ritiri davanti a loro, che gli hanno permesso di scalare la classifica.

Chiudono la top ten le vetture R5 del polacco Kajetanowicz, settimo, con Tidemand, Formaux e Bulacia a chiudere la top ten. Con questo incredibile epilogo, il mondiale rally vede quindi ora Evans al comando con 97 punti, 28 in più rispetto a Sebastien Ogier. Terzi a pari punti (70) ecco Tanak e Rovanpera, mentre Neuville è più staccato a quota 65. Il prossimo appuntamento per il mondiale rally sarà il Rally Italia Sardegna, in una delle tappe probabilmente decisive per questo strano campionato 2020.

Alessio Sambruna