Ci si attendeva un pronto riscatto del Toyota Gazoo Racing Wrt al Rally di Argentina, seconda gara sterrata della stagione dopo il deludente Rally del Messico. Pronosticarlo così come si è effettivamente avverato sarebbe stato però fin troppo anche per i più ottimistici tifosi del team giapponese. Ott Tanak è stato infatti protagonista di una gara incredibile, dominata in lungo ed in largo sin dalle primissime battute. Già dopo la prima tappa l'estone vantava un vantaggio di circa mezzo minuto sul più diretto inseguitore, gestito poi in modo maniacale nella restante parte del rally.

Una performance che ha sopreso anche lo stesso Tanak, che si è espresso così all'assistenza della seconda tappa: "Sono abbastanza sorpreso di questi tempi, le condizioni metereologiche non erano facili, c'era parecchia nebbia sulle prove di oggi e ho anche rischiato di bruciare i freni."

Non è bastato neanche questo però a fermare l'estone, che ha lasciato le briciole a tutti i suoi avversari. Primo fra questi Thierry Neuville, autore di una buona gara ma senza la minima possibilità di insediare la leadership. Il podio del belga è stato tuttavia impreziosito dal miglior tempo nella power stage, che gli è valso i cinque punti extra messi in palio dalla prova conclusiva. Un bottino importante in ottica campionato, considerando soprattutto la gara non proprio semplice di Sebastien Ogier, quarto al traguardo con la sua Ford Fiesta Wrc Plus. Costretto a partire per primo sulle prove speciali del venerdi', il campione del mondo in carica ha comunque limitato i danni grazie alla sua solita strategia perfetta e l'assenza di errori. In questo modo il francese torna dall'Argentina con la leadership del mondiale ancora nelle sue mani, con dieci punti di vantaggio su Neuville.

Con la vittoria mai in discussione sin dalle prime speciali, leitmotiv principale di questa corsa è stata la lotta per il secondo posto, conclusasi però anch'essa anzitempo. Ragione principale di tutto ciò è stato l'ennesimo problema che ha colpito Kris Meeke, terzo fino all'ultima speciale di sabato, quando ha subito la foratura di una gomma sulla sua Citroen C3. Un inconveniente che è costato al britannico circa due minuti e mezzo, con conseguente retrocessione in classifica fino al settimo posto finale.

L'ultimo gradino del podio è stato cosi' ereditato da Dani Sordo che, per ovvie ragioni di scuderia, non ha portato l'attacco al suo caposquadra nell'ultima giornata. Lo spagnolo è stato tuttavia protagonista di una gara in grande spolvero, conquistando il secondo podio dopo quello del Messico. Alla grande prestazione di squadra del team coreano ci ha messo del suo anche Andreas Mikkelsen, alla fine quinto al traguardo. Sulla gara del norvegese pesa però una foratura nella seconda tappa che lo ha estromesso dalla lotta per le posizioni da podio che sembravano essere alla sua portata.

Grazie alla prestazione dei suoi alfieri il team Hyundai Motorsport ha consolidato la sua leadership nella classifica costruttori, complice anche un apporto degli altri piloti M-Sport non all'altezza. Elfyn Evans ha infatti concluso al sesto posto assoluto, senza mai mostrare un feeling ideale con la sua vettura. Stesso discorso valido per Teemu Suninen, che con la terza macchina del team di Malcolm Wilson, non è andato oltre la nona piazza.

Detto della fantastica performance di Ott Tanak, i suoi compagni di squadra non sono stati in grado di replicare neanche lontanamente i tempi dell'estone, complice anche qualche disavventura di troppo. Esapekka Lappi è stato vittima di un paio di forature con conseguente e consistente perdita di tempo; alla fine per lui è arrivato un ottavo posto aggravato anche da un errore nella power stage. E' andata ancora peggio a Jari-Matti Latvala, subito out dopo tre speciali. Il finlandese ha dovuto terminare il suo rally anzitempo a causa della rottura di una sospensione contro un sasso, episodio nel quale la dea bendata non lo ha di certo aiutato.

Se in Toyota possono essere contenti a metà, in casa Citroen tutto è andato, ancora una volta, per il verso sbagliato. Citati i problemi di Meeke, l'altro alfiere del team di Satory, Craig Breen, è stato autore di un cappottamento nella seconda tappa che lo ha costretto al ritiro. In questo modo il team francese esce con le ossa rotte da una trasferta che si preannunciava favorevole per le C3, ma che lascia l'amaro in bocca per quello che non si è concretizzato.

Con la classifica del mondiale che vede in testa Sebastien Ogier con 100 punti, seguito a ruota da Neuville a quota 90, il mondiale rally tornerà in Europa nel weekend del 17-20 maggio. Sesto appuntamento iridato sarà il Rally del Portogallo, che con le sue incredibili e spettacolari prove speciale, si preannuncia come sempre imperdibile.

Alessio Sambruna