Se il 1° maggio è un giorno tristemente simbolico per il mondo della F1, la giornata seguente nel calendario lo è, probabilmente ancora di più, per il rallysmo internazionale. Nel 1985 e 1986, a distanza di un solo anno e nello stesso, maledetto Tour de Corse, tre dei personaggi più promettenti del movimento dell'epoca persero la vita.

Quasi legati da un legame invisibile con il destino, con coincidenze davvero incredibili a pensarle a così tanti anni di distanza. Attilio Bettega, Henri Toivonen ed il suo navigatore Sergio Cresto sono rimasti delle figure indimenticabili nell'immaginario collettivo della disciplina. Probabilmente ancora di più per i fan italiani che, oltre al "patriottismo" rappresentato dal pilota trentino, facevano il tifo per quella mitica squadra Lancia per cui correvano entrambi. Una sorta di Ferrari della F1 in quei tempi d'oro, cosi' gloriosi in termini di successi e titoli.

TANTE INCREDIBILI COINCIDENZE

Oltre alla prima, di per sé incredibile coincidenza della stessa data e del medesimo luogo dell'accaduto ad un solo anno di distanza, è da considerare il fatto che entrambi venivano da un podio conquistato al Rally Costa Smeralda. Stesso luogo dove, l'anno prima del loro risultato nella top three, ebbero incidenti piuttosto seri. Forse troppo "dimenticato" dai ricordi dell'opinione pubblica, Sergio Cresto navigò Bettega prima di passare al fianco del promettente finlandese. Quasi come a legare con un filo invisibile le vicende agonistiche dei due driver Lancia.

A tal proposito, è impossibile non notare come entrambi gli equipaggi corressero con il numero 4, e che proprio nel corso della quarta speciale del Tour de Corse 1985 avvenne l'incidente di Bettega-Perissinot. In una curva da quarta piena, una traiettoria sbagliata spedì la 037 contro un albero. Per Attilio non ci fu niente da fare, mentre il suo navigatore se la cavò miracolosamente.

IL ROGO DI TOIVONEN-CRESTO

Mai chiarite invece le cause del crash di Toivonen-Cresto dell'anno seguente, avvenuto nel corso della diciottesima prova speciale. Il Gruppo B era arrivato all'apice della sua evoluzione, ed incidenti precedenti stavano già facendo pensare alla Federazione di abolire quei mostri delle strade. Pietra miliare per questa decisione fu proprio quanto accaduto in Corsica in quel 1986. Probabilmente per un problema ai freni, la Delta S4 #4 finì in un fossato e prese tragicamente fuoco.

Bettega, Toivonen e Cresto. Una storia davvero incredibile quanto tragica quella dei rallysti di casa Lancia, che lasciarono un vuoto indelebile nell'immaginario di tutto il motorsport. La grande Lancia riuscì comunque a rilanciarsi negli anni seguenti con i sei titoli consecutivi ottenuti con la Delta, due dei quali con il pilota di casa Miki Biasion.

Alessio Sambruna