Il WorldSSP è iniziato con la prima vittoria della Ducati Panigale V2 per mano di Nicolò Bulega, una vittoria storica che per la casa bolognese mancava dal 2005. Alle spalle del pilota classe 1999 un altro giovane talento made in Italy: Nicholas Spinelli. Il campione italiano Supersport Next Gen passato da Ducati alla Yamaha del team VFT al debutto nel mondiale e su una pista mai vista ha centrato un'incredibile podio. Anche Stefano Manzi e Federico Caricasulo in top10, out Andrea Mantovani e Yari Montella che ha riportato la frattura della clavicola sinistra.

WORLDSSP MADE IN CIV

Come avevamo già anticipato nell'anteprima della stagione, il WorldSSP vede una grossa presenza di piloti italiani. Con il passaggio nel WorldSBK di Dominique Aegerter e Lorenzo Baldassarri, primo e secondo nella stagione scorsa si è creato un vuoto di potere che i nostri piloti sono pronti a riempire. Uno su tutti Nicolò Bulega, il pilota classe 1999 è ancora giovanissimo ma vanta una lunga esperienza mondiale tra Moto3, Moto2 e WorldSSP. Proprio il pilota del team Aruba.it Racing - Ducati dopo aver dominato tutto il precampionato si prende d'esperienza la prima gara stagionale. Una gara interrotta e poi ripresa con soli dieci giri da disputare su un asfalto umido ma senza la pioggia a bagnare l'asfalto australiano, almeno inizialmente. Scelta differente di gomme quindi per diversi piloti con Bulega che sceglie le rain mentre molti arrivati poi ai piedi del podio avevano optato per le intermedie.

Bulega prende e subito il largo e gestisce nel finale di gara quando la pioggia torna a bagnare la pista. Alle sue spalle il debuttante John McPhee che dopo tredici stagioni di motomondiale tra 125 e Moto3 arriva sulla Kawasaki del Vince64 by Puccetti Racing. Con l'arrivo della pioggia negli ultimi tre giri, Nicholas Spinelli (campione italiano Supersport 2022,) stacca Stefano Manzi (con le intermedie, ndr) e va a riprendere McPhee. A due giri dalla fine arriva il sorpasso tra i due debuttanti nel mondiale WorldSSP. Spinelli passa McPhee e prova anche a recuperare su Bulega facendo segnare il suo miglior passaggio proprio quando la pista era nelle condizioni peggiori.

MANZI E CARICASULO IN TOP10

La pioggia ha rovinato i piani di Stefano Manzi e Federico Caricasulo. I due hanno scelto di montare la gomma intermedia, come anche Andrea Mantovani ma di lui parleremo più tardi. I due italiani più esperti della categoria hanno pagato caro la scelta della gomma intermedia e quando a pochi giri dal termine la pioggia è tornata a cadere copiosa a Phillip Island i due sono stati costretti a rallentare. Se per Caricasulo il margine su chi lo seguiva era ampio, per Stefano Manzi che si trovava sul podio in lotta con Nicholas Spinelli la pioggia è costata ben quattro posizioni scivolando in sesta piazza.

MONTELLA CADE E SI ROMPE LA CLAVICOLA, MANTOVANI CADE NEL FINALE

Dopo l'ottima qualifica che lo vedeva partire in prima fila, Yari Montella è rimasto suo malgrado vittima di un incidente abbastanza pericoloso che ha poi obbligato la ripartenza della gara. Adrian Huertas cade davanti a lui e viene purtroppo centrato da Montella, fortunatamente nessuno dei due ha riportato gravi ferite. Per Huertas una frattura alla vertebra L5 e per Montella una frattura alla clavicola sinistra. Per Montella il mondiale ricomincerà ad Assen a fine aprile, mentre per Huertas la convalescenza sarà un po' più lunga.

Andrea Mantovani, altro rookie del WorldSSP, si stava comportando egregiamente restando in lotta nel gruppo alle spalle del podio. Quando però la pioggia è tornata a scendere copiosa è stato tradito dalla sua gomma anteriore intermedia. Una scivolata che fortunatamente non ha causato troppi danni a lui e alla moto e domani proverà a ripetersi. Gara difficilissima per Raffaele De Rosa che provando una mossa "alla Bautista" ha scelto la gomma slick vivendo un vero e proprio calvario per dieci giri.

Mathias Cantarini