Sono serviti 182 giorni, 6 mesi, 24 gare per vedere Jonathan Rea e Kawasaki tornare sul gradino più alto del podio del WorldSBK, proprio in Australia. Il nordirlandese arriva a quota 118 successi in una gara flag-to-flag da brividi a Phillip Island. Sul podio anche Toprak Razgatlıoğlu e la seconda Kawasaki di Alex Lowes.

PHILLIP ISLAND PAZZA: DA BAGNATO AD ASCIUTTO IN 10 GIRI

Il WorldSBK in Australia è mancato per due stagioni ed il suo ritorno non ha di certo deluso le aspettative. I piloti hanno cominciato la corsa in condizioni di bagnato estremo e nella prima metà di corsa il protagonista assoluto è stato Alex Lowes. L'inglese ha fatto la differenza in condizioni di pista miste, passando i tre avversari e prendendo anche del margine. La corsa è cambiata al 10° giro di gara, quando Jonathan Rea ha deciso di entrare in corsia box. La pista sembrava ormai asciutta per la maggior parte, ma più di un pilota ha comunque deciso di optare per le gomme intermedie a discapito delle slick. Toprak Razgatlıoğlu ha seguito il rivale in pitlane, copiando la sua strategia. Il pilota Yamaha ha però perso qualche secondo nei confronti del #65 nella sosta, che gli è costato la vittoria. Álvaro Bautista è rientrato un giro dopo, mentre Lowes ha aspettato addirittura due giri nei confronti del suo compagno di squadra. Rea e Razgatlıoğlu sono stati i più veloci ad adattarsi alle condizioni del tracciato stampando dei tempi irraggiungibili per gli avversari.

BAUTISTA È SOLO 5° MA DUCATI VINCE IL MONDIALE COSTRUTTORI

Si chiude il WorldSBK in Australia in maniera più che dolce per Ducati. La casa di Borgo Panigale, nonostante una gara con pochi risultati di rilievo rispetto al solito, ha ottenuto i punti necessari per vincere anche il mondiale costruttori. Sono 595 i punti portati a casa dai piloti della Ducati V4-R, che chiudono quindi un 2022 tra WorldSBK e MotoGP da incorniciare. Yamaha rimane a 40 punti di distanza dalla casa italiana, mentre per trovare Kawasaki bisogna scendere di altri 52 punti. Rimangono a lottare per il 4° posto Honda e BMW, con la casa giapponese in vantaggio di 4 punti su quella tedesca.

Tornando alla corsa, Ducati non ha entusiasmato specialmente sull'asciutto. Álvaro Bautista ha chiuso in 5^ piazza davanti ad un superlativo Andrea Locatelli negli ultimi giri di gara. Axel Bassani è invece stato vittima di un'altra Yamaha, quella dell'americano Garrett Gerloff. Lo statunitense, all'ultimo weekend con la casa di Iwata, si porta a casa un 6° posto. Honda trova entrambe le moto in top 10 grazie all'ottavo posto di Xavi Vierge ed al 10° del debuttante Tetsuta Nagashima. Le due CBR sono intervallate dalla BMW di Loris Baz, unica moto tedesca in zona punti. La seconda Ducati ufficiale di Michael Ruben Rinaldi arriva sotto la bandiera a scacchi in 11^ posizione mentre la moto preparata dal team Barni di Javier Forés è 13^.

MIRACOLO KYLE SMITH: 22 GIRI CON LE GOMME DA BAGNATO E PRIMI PUNTI

Un altro protagonista del WorldSBK in Australia è senza dubbio Kyle Smith, ennesimo pilota a salire sulla ZX-10RR del team Pedercini. Il pilota inglese, al secondo weekend in carriera nella massima serie, chiude la gara in una strepitosa 12^ posizione.  Già sul bagnato il #11 ha dimostrato velocità, trovandosi vicino alla top 10 prima dei pit stop. Una volta che la maggior parte dei piloti si è fermata l'inglese della squadra italiana ha deciso di continuare nonostante perdesse mediamente dai 6 agli 8 secondi ogni giro. Una gara di resistenza, con le gomme da bagnato devastate dopo metà corsa su una pista del tutto asciutta. Smith è stato scalzato dalla maggior parte dei piloti ma è riuscito a resistere e a portarsi a casa i primi punti iridati della propria carriera nel mondiale WorldSBK. A punti chiudono anche Lucas Mahias (14°) e Hafizh Syahrin sulla Honda del team MIE Racing.

WORLDSBK | LA CLASSIFICA DI GARA 1 IN AUSTRALIA

Credits: WorldSBK Website

Valentino Aggio

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