Manca poco all'inizio del nuovo Campionato Mondiale Endurance e già i tifosi hanno potuto gustarne un antipasto con i test svoltisi sul circuito del Paul Ricard il 27 e il 28 marzo, nel corso dei quali si sono già viste tante novità e qualche sorpresa.

Partiamo dalla Lmp1, dove la Porsche 919 Hybrid ha chiuso in testa entrambe le due giornate di test. La casa di Stoccarda ha mantenuto gli stessi piloti della passata stagione ed ha al contempo annunciato che alla 24 Ore di Le Mans schiererà tre 919 Hybrid con tre livree diverse: una nera, una bianca e una rossa, quest'ultima per celebrare il primo successo colto nel 1970 con la 917 di Hermann-Attwood. La vettura monta il V4 2 litri sovralimentato da 500 CV con il sistema ibrido da 400 cavalli posto all'anteriore. Oltre al motore sono stati migliorati altri aspetti della vettura al fine di renderla più facile da guidare e anche più competitiva, a giudicare dai tempi realizzati dai test, i quali hanno visto svettare la 919 H di Dumas-Jani-Lieb davanti alla gemella di Bernhard-Webber-Hartley.

Dopo aver parlato della Porsche, passiamo ai campioni in carica della Toyota, che ha portato in pista la nuova TS040 Hybrid. Dopo aver confermato i piloti della precedente stagione, ad essi si è aggiunto il nome di Kamui Kobayashi (pilota lanciato in Formula 1 proprio dalla scuderia giapponese nel 2009 in sostituzione di Timo Glock) come pilota di riserva e test driver.

La nuova TS040 Hybrid risulta un'evoluzione della passata vettura con una nuova aerodinamica ed un alleggerimento della scocca, unita ad un miglioramento sostanziale del sistema ibrido in grado di arrivare fino a una potenza di 1000 cavalli. Inoltre è presente anche una nuova versione delle sospensioni per ottimizzare il consumo degli pneumatici. La scuderia giapponese, oltre che puntare a conquistare per il secondo anno consecutivo il titolo, guarda con decisione anche alla 24 Ore di Le Mans, vittoria sempre sfuggita alla casa giapponese. Nella seconda giornata di test Anthony Davidson ha segnato il quinto crono con 1’39’’949, anche se non bisogna lasciarsi ingannare da questi test perché la Toyota non ha cercato il tempo ma si è concentrata sull'aspetto aerodinamico della propria vettura.

Capitolo Audi, che schiera la nuova R18 e-tron quattro e punta al posto di Tom Kristensen sul pilota inglese Oliver Jarvis. La nuova vettura dispone di una rinnovata livrea che ne mette in risalto l'aerodinamica, aspetto in cui si è deciso di puntare a una nuova soluzione per far confluire nel migliore dei modi i flussi d'aria sul frontale, le zone laterali e sul retro della vettura. Nuove prese d'aria nei passaruota anteriori riducono la resistenza aerodinamica e hanno comportato la modifica del design dei fari anteriori per agevolare un minor consumo di elettricità. Come la Toyota, anche l'Audi non si è concentrata in queste due giornate di test sulla prestazione assoluta, bensì a mettere a punto la componente aerodinamica.

La Nissan per sviluppare al meglio la sua rivoluzionaria GTR LM Nismo ha deciso di saltare questi test, così come del resto le prime due gare della stagione. Da segnalare, infine, la CLM della ByKolles, con alla guida Vitantonio Liuzzi il quale ha realizzato il tempo di 1’46’’983.

Passiamo alla classe Lmp2, in cui si è notato da subito come i tempi fatti registrare in questi due giorni preannuncino una stagione ricca di battaglie equilibrate per l'assegnazione del titolo. Tutti e sette prototipi i che prenderanno parte a questo categoria hanno infatti fatto registrare tempi molto vicini tra loro. Per quanto riguarda le squadre schierate in questo campionato abbiamo la G-Drive Racing, che schiera due vetture: una formata dall'equipaggio Roman Rusinov, Julien Canal e Sam Bird sulla Ligier JS P2-Nissan n°26, mentre sulla n° 28 ci saranno Ricardo Gonzalez, Luis Felipe “Pipo” Derani e Gustavo Yacaman. Il team Signatech Alpine con l’Alpine A450B-Nissan tenterà di confermare il titolo della passata stagione, affidando la propria vettura a Nelson Panciatici, Paul-Loup Chatin e Vincent Capillaire. L’Extreme Speed Motorsports, affronterà l’intera stagione con due HPD-Honda ARX-04b, mentre il team SARD Morand (nato dalla fusione della giapponese SARD con il team svizzero Morand Racing) schiererà due Morgan evo-SARD: la numero 39, affidata all'ex-pilota di Formula 1 Christian Klien, a Koki Saga e Zoel Amberg, e la n° 43 per Pierre Ragues, Tristan Vautier e il campione ELMS 2014 Oliver Webb. Il team KCMG schiererà la nuova ORECA 05-Nissan, con Nicolas Lapierre che guiderà la seconda Oreca-Nissan alla 1000 Km di Spa-Francorchamps e alla 24 Ore di Le Mans dopo un periodo di assenza e l'appiedamento dalla Toyota. Al via anche il team britannico Strakka Racing con la nuova Strakka Dome S103 con motore Nissan: al volante di una delle vetture ci sarà il proprietario della squadra, Nick Leventis.

Una situazione equilibrata si trova anche nella classe GT, con Ferrari, Porsche e Aston Martin pronti a darsi battaglia per la vittoria del titolo. Il Cavallino partecipa al campionato con la 458 Italia aggiornata, la prima guidata da Gimmi Bruni e Toni Vilander (campioni in carica), mentre la seconda sarà affidata a Davide Rigon e James Calado. Il Team Manthey gestirà due Porsche 911 RSR ufficiali, con Richard Lietz, Jörg Bergmeister e Michael Christensen sulla n°91, mentre Patrick Pilet, Fred Makowiecki e Wolf Henzler guideranno la gemella n°92. L'Aston Martin Racing porterà in pista due Vantage V8 affidate a Marco Sorensen e Fernando Rees, i quali hanno preso parte ai test, mentre la Vantage n°97 di Darren Turner debutterà alla 6 Ore di Silverstone.

Nella classe GTE AM a brillare è stata la Aston Martin del nostro Francesco Castellacci (impegnato con Goethe e Hall), mentre il secondo tempo è stato realizzato da una delle tre 458 Italia in gara in questa categoria, ovvero quella del team JMW Motorsport di Michael Avenatti e Jakub Giermaziak. L'attore pilota Patrick Dempsey, che ricordiamo parteciperà per la prima volta a una intera stagione di WEC, non ha partecipato ai test ma è rimasto ad osservare l'evolversi della situazione ai box.

Già osservando queste due giornate dei test è possibile affermare che quest'anno ci sarà una ricca battaglia nelle vari classi del campionato, capace di promettere spettacolo e sorprese nella nuova stagione che scatterà il 12 Aprile con la 6 Ore di Silverstone.

Chiara Zaffarano

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