La cronaca. Al via della gara le due Porsche prendono la testa della corsa dopo il dominio manifestato nella giornata di venerdì, con subito un grande duello tra Audi e Toyota alle loro spalle, mentre in LMP2 allunga subito la Oreca del G-Drive assieme a quella della Manor. Lo stesso in GTE con le due Ferrari di AF Corse che accendono il duello abbandonando il gruppetto formato da Aston Martin e Ford, mentre rimane più staccata l'unica Porsche 911 RSR #77 del Dempsey Proton Racing. In GTE Am la Ferrari #83 AF Corse riesce persino a stare davanti ad una delle due Ford.

Poco prima della mezz'ora di gara, la Porsche #2 di Lieb accusa dei problemi non riuscendo a sfruttare la massima potenza della propria power unit ed è così costretta a perdere quattro posizioni. Nel frattempo, la Toyota #5 scavalca le due Audi e si porta al secondo posto, dietro alla Porsche #1. L'altra Toyota, la #6, si prende una penalità a causa della collisione con la BR01-Nissan #37: davvero sfortunata quest'ultima vettura del team SMP Racing, anche perché all'inizio della gara aveva subito una foratura alla propria gomma posteriore sinistra.

Magistrale il duello, invece, innescato tra Toyota #5 e Porsche #1, con Buemi e Bernhard che lottano dalla Source fino a Pouhon, prima di un allungo da parte della TS050 e la seguente prima foratura all'anterore sinistra, che la costringono alle riparazioni. A quasi due ore di gara, l'Aston Martin #95 va sbattere contro le barriere in'uscita da Stavelot, a causa del contatto con la Gibson #38 del G-Drive Racing, capovolgendosi ma senza causare danni a Nicki Thiim. La direzione gara, di conseguenza, neutralizza la situazione con la FCY (Full Course Yellow).

Alla bandiera verde le due Oreca di Manor e G-Drive Racing si danno battaglia, con l'Audi #7 e Porsche #1 che rientrano in pista: quest'ultima ha un ritardo di 5 giri dalla Toyota #5, ma dura poco di fatto la permanenza della 919 Hybrid #1 poiché nuovamente costretta ai box a causa del danneggiamento della parte frontale durante la prima foratura. In GTE, intanto, sempre dominio Ferrari. La Oreca del G-Drive va ai box a causa di un danneggiamento al retrotreno che dovrà essere cambiato. La Manor passa così in testa, mentre in GTE Am è accesa la sfida per il terzo posto tra la Ferrari #83 e Corvette #50, con l'Aston Martin #98 leader.

A poco meno di metà gara, l'Audi #7 è nuovamente ai box per dei problemi legati al surriscaldamento, con la FCY introdotta subito dopo per rimuovere i detriti lasciati dal contatto tra Porsche e Ferrari di GTE Am. L'Audi #8 con Duval e la Toyota #6 di Kobayashi si contendono la seconda posizione. Tutto invariato il resto, salvo le riparazioni per la Toyota #6 ed il cambio del musetto per l'Audi #7 che nei giri precedenti aveva tamponato l'Oreca-Nissan 36 del Signatech Alpine. Intanto, la Toyota #6 va di nuovo ai box. In LMP2 grande lotta tra le Oreca di Manor e Signatech con Greaves e Menezes. Il team Manor viene tamponato dalla Rebellion R-One-AER #13 all'ingresso della Source, lasciando campo libero all'altra Oreca Alpine.

A poco più di due ore dalla fine, torna in pista la Porsche #1 dopo quasi due ore di sosta ai box per le riparazioni, mentre nel frattempo s'insabbia per pochi secondi la Oreca #44 della Manor. Nakajima (che ha preso il posto di Davison) continua a mantenere il comando, con un gap sull'Audi #8 che ammonta ad un giro. Ferrari #51 sempre leader in GT.

A meno di due ore dal termine arriva il colpo di scena: la Toyota #5 è costretta a fermarsi a causa di problemi al motore: l'Audi #8 passa in testa. Ad un'ora dal termine, la Ford #66 di Stefan Mucke perde aderenza in pieno Eau Rouge andando a sbattere violentemente sulle barriere del Radillon. Entra la Safety Car.

A 50 minuti dal termine si gelano, per un attimo, gli animi in casa Audi con la #8 che va in pit garage, ma ne esce subito dopo. A 15 minuti dalla fine è l'Audi #7 a finire sulle barriere, danneggiando il passaruota anteriore destro, dopo il contatto con la Ligier-Nissan #43. A 10 minuti dal termine, invece, la Oreca #36 accusa dei problemi ma resta comunque in lotta per la vittoria, mentre la Ferrari #51 (che aveva un grande margine di vantaggio) viene raggiunta dalla Ferrari #71 ed è costretta ad andare ai box: rottura del motore.

L'Audi torna a vincere esattamente ad un anno di distanza dalla 6 Ore di Spa 2015. Il prossimo appuntamento sarà la 24 Ore di Le Mans, con i test ufficiali fissati per domenica 5 giugno.

FIA WEC - 6 ORE DI SPA - CLASSIFICA ASSOLUTA (TOP TEN):

1. Di Grassi/Duval/Jarvis (Audi R18) - Audi - 160 giri
2. Dumas/Jani/Lieb (Porsche 919) - Porsche - 2 giri
3. Tuscher/Kraihamer/Imperatori (Rebellion R-One-AER) - Rebellion - 4 giri
4. Prost/Piquet Jr/Heidfeld (Rebellion R-One-AER) - Rebellion - 5 giri
5. Fassler/Treluyer/Lotterer (Audi R18) - Audi - 5 giri
6. Trummer/Webb/Rossiter (CLM P1/01-AER) - Bykolles - 9 giri
7. Menezes/Lapierre/Richelmi (Alpine A460-Nissan) - Alpine - 9 giri
8. Dalziel/Derani/Cumming (Ligier JSP2-Nissan) - ESM - 9 giri
9. Rao/Bradley/Merhi (Oreca 05-Nissan) - Manor - 9 giri
10. Gonzalez/Albuquerque/Senna (Ligier JS P2-Nissan) - RGR Morand - 9 giri

Matteo Milani