LMP1 (8 vetture) Ovviamente le favorite, come da pronostico, sono le due Toyota: la #8, fresca vincitrice di Le Mans, di Buemi-Nakajima-Alonso, e la #7 di Conway-Kobayashi-Lopez le uniche con sistema ibrido, alle altre, con motore endotermico, spetterà un ruolo da comprimario sempre pronti a sfruttare ogni minima occasione.
A rimescolare le carte ci pensa l’EoT (Equivalence of Technology) nelle prime gare davvero troppo sbilanciato verso i prototipi giapponesi: si è ridotto il “performance gap” aumentando il consumo di carburante alle vetture a motore tradizionale passando, così, a 115 kg/h.
Ridotto anche il peso: i prototipi a motore aspirato saranno le più leggere con 818 kg, contro gli 833 delle turbo, solamente le Toyota manterranno il peso origina di 878 kg.
Inoltre i privati potranno usufruire di un sistema di rifornimento più veloce grazie ad un incremento del flusso.
A Silverstone mancherà la Ginetta che, dopo il divorzio con il motorista Mecachrome, è passata agli AER ma purtroppo i due prototipi non sono ancora pronti per scendere in pista.

LMP2 (7 vetture) È la classe che ha subito il più drastico calo dopo la 24 Ore di Le Mans: molti team ed equipaggi hanno preferito dirottare le risorse finanziarie nella più economica ELMS, ne è un esempio il G-Drive vincitore a Spa e a Le Mans (in seguito tolta per irregolarità).
A fare la voce grossa sicuramente sarà il team Signatech Alpine Matmut di Lapierre-Negrão-Thiriet, ma non sono da sottovalutare le due Oreca del team Jackie Chan DC Racing e la Dragonspeed di Gonzalez-Maldonado-Davidson.

GTE Pro (10 vetture) Nonostante la riduzione degli schieramenti di ogni costruttore, resta la categoria più numerosa. Tutti sono impazienti di vedere se saranno mantenuti gli stessi valori in campo delle prime due gare oppure il nuovo BoP ha modificato gli equilibri.
Il Balance of Performance è stato lievemente modificato per l’Aston Martin, concedendo un serbatoio più capiente di 5 litri e una maggiore pressione di sovralimentazione, mentre le Ferrari sono state agevolate solamente nella pressione di sovralimentazione.
Immutate le caratteristiche tecniche di Porsche Ford e BMW che, per le prime due, avevano creato non pochi malumori negli addetti ai lavori.

GTE Am (9 vetture) Dopo la 24 di Le Mans anche nella categoria minore, riservata alle Gran Turismo, a farla da padrona sono le Porsche sia per quanto riguarda le agevolazioni tecniche che sulla superiorità numerica: sorvegliata speciale la #88 del Dempsey-Proton Racing di Roda-Roda-Cairoli sfortunati in Francia ma sempre molto competitivi.
Sul fronte Ferrari la punta sarà sicuramente la #54 dello Spirit of Race di Flohr-Castellacci-Fisichella; da non sottovalutare le due vetuste Aston Martin Vantage agevolate da un BoP favorevole.

Entry List

Programma del weekend

Altra notizia che ha animato il paddock inglese la presentazione della prima bozza di calendario della Super Stagione 2019-2020 che verrà sottoposta alla votazione il 12 ottobre nel Consiglio Mondiale della FIA a Parigi.

Spicca il ritorno del Brasile, da sempre ritenuto un mercato importante per l'auto, e la presenza di gare di lunghezza differente: non più solamente da 6 ore ma anche da 4.

Gran Finale con la 24 Ore di Le Mans del 2020.

Calendario provvisorio per il campionato FIA World Endurance 2019-2020:

01 settembre 2019 - 4 Ore di Silverstone (Gran Bretagna) 
13 ottobre 2019 - 6 Ore di Fuji (Giappone) 
17 novembre 2019 - 4 Ore di Shanghai (Cina)
14 dicembre 2019 - 8 Ore di Bahrain (Bahrein) 
01 febbraio 2020 - 6 Ore di São Paulo (Brasile) 
xx marzo 2020 - 1000 miglia di Sebring (8 ore) (USA) * 
03 maggio 2020 - 6 ore di Spa-Francorchamps (Belgio) 
13-14 giugno 2020 - 24 ore di Le Mans (Francia)

* Da confermare 

Michele Montesano