La gara vede una perfetta partenza della Audi #8 che distacca subito il blocco degli inseguitori, con le due Toyota che con un grande ritmo riescono a guadagnare la terza posizione con Kobayashi e con Nakajima che si incolla agli scarichi della Audi #7 di Treluyer. Le Porsche sembrano accusare uno svantaggio, specie la #2. In LMP2 subito grande ammucchiata con il duello tra Giovinazzi e Albuquerque che si scambiano la terza posizione a suon di battaglie. In GTE Pro le due Ford GT sono seguite dalle due Ferrari e dalle due Aston Martin, con la Porsche ad inseguire.

A ridosso della mezz'ora la Audi #7 è costretta al pit forzato per un problema di natura elettrica e la Toyota #6 si prende la seconda posizione, scavalcando la Porsche #1. Al termine della prima ora la Audi #8 e la Toyota #6 si contendono la prima posizione. La situazione non cambia nemmeno durante la seconda ora: in GTE Pro e GTE Am sono in testa rispettivamente Ford e Aston Martin. In LMP2 sembra esserci maggior attività con la BR01 #27 e la Ligier #43. Dopo un'ora e venti minuti, l'Audi #7 torna in pista ma per poco: dopo mezz'ora torna ai box.

A ridosso delle tre ore di gara ci pensano le due Oreca del Signatech Alpine e Manor a rianimare la gara. Le posizioni delle rispettive classi restano invariate. La Porsche incomincia la risalita, anche a causa dell'abbassamento delle temperature, mettendo nel mirino la Toyota #6, cosa che poco dopo avviene, quindi iniziando una serie di botta e risposta spettacolari. Con il ritiro della CLM P1/01 #4 del ByKolles Racing, la Rebellion #13 trionfa nella classe LMP1 privata.

A 40 minuti dal termine la Toyota #6 si dirige ai box per effettuare solamente il rifornimento. Porsche lo fa 10 minuti dopo, cambiando anche i pneumatici oltre ad effettuare il rabbocco. In LMP2 lotta tra la Ligier di RGR Sport e la Oreca di G-Drive, che si conclude con la prima posizione di quest'ultimo team, il quale però successivamente dovrà cedere la posizione per i track limits. Una decisione abbastanza discutibile da parte della direzione gara.

Ultimo giro da cardiopalma: Duval si avvicina a Kobayashi, nonostante quest'ultimo riesca a tagliare il traguardo TS050 Hybrid regalando la prima vittoria stagionale per la Toyota che mancava dalla 6 Ore del Bahrain 2014. In LMP2 e GTE Pro, prima vittoria per la Oreca-Nissan del G-Drive Racing e per la Ford GT del Chip Ganassi Racing Team UK. In GTE Am, quarta vittoria per la Aston Martin.

Appuntamento il 6 novembre a Shanghai per la penultima gara del Mondiale Endurance.

6 Ore del Fuji - Classifica finale:

1. Sarrazin/Conway/Kobayashi (Toyota TS050) – Toyota - 244 giri
2. Di Grassi/Duval/Jarvis (Audi R18) – Audi - 1"439
3. Bernhard/Webber/Hartley (Porsche 919) – Porsche - 17"339
4. Davidson/Buemi/Nakajima (Toyota TS050) – Toyota - 53"779
5. Dumas/Jani/Lieb (Porsche 919) – Porsche - 1 giro
6. Tuscher/Kraihamer/Imperatori (Rebellion R-One/AER) – Rebellion - 15 giri
7. Rusinov/Brundle/Stevens (Oreca 05-Nissan) – G-Drive - 21 giri
8. Gonzalez/Albuquerque/Senna (Ligier JSP2-Nissan) – RGR - 21 giri
9. Menezes/Lapierre/Richelmi (Oreca 05-Nissan) – Alpine - 21 giri
10. Giovinazzi/Van Der Garde/Gelael (Ligier JSP2-Nissan) – ESM - 21 giri

Matteo Milani