La classifica è rimasta pressoché invariata, soprattutto nelle zone di vertice di tutte e quattro le categorie, complice la sessione molto travagliata. Tra uscite di pista più o meno cruente, nessuno è riuscito a fare un giro pulito a ritmo elevato: infatti, il giro più veloce è stato più lento di un secondo rispetto a quello fatto registrare ieri da Nakajima.
Ciò che ha sorpreso maggiormente sia i tecnici che i piloti è stato lo scarso grip offerto dall’asfalto: la pista si è dimostrata a tratti scivolosa, con molti piloti, anche i più esperti, che hanno avuto problemi a tenere giù il gas nei curvoni più veloci e, di conseguenza, numerose sono state le uscite di pista con conseguente sporco e ghiaia portata in pista.
A farne le spese è stata la Porsche ufficiale #94 di Mueller, finito prima in testacoda e poi contro le barriere della curva Indianapolis, causando l’esposizione della prima bandiera rossa.
Subito dopo ci ha pensato Priaux sulla Ford #67 a perdere il controllo e finire in testacoda centrando le barriere di Tertre Rouge con il retrotreno della GT: fortunatamente, nonostante i numerosi danni, l’inglese è riuscito a portare la vettura ai box per le riparazioni da parte del Team Ganassi.
Più grave l’incidente occorso a Giorgio Sernagiotto: il pilota della Cetilar Villorba Corse ha perso il controllo della sua Dallara a causa dello scoppio di uno pneumatico, poco prima della chicane dell’Hunaudières; il prototipo è prima finito contro le barriere interne e, dopo aver attraversato la pista, su quelle esterne.
Il pilota, fortunatamente, è uscito subito dall’abitacolo, ma per la vettura i danni sono ingenti e i meccanici saranno chiamati ad una lunga notte per cercare di ricostruire gran parte della Dallara.
A causa del crash la direzione gara ha dichiarato conclusa la qualifica con mezz’ora d’anticipo che verrà recuperata nell’ultima sessione ufficiale.

RISULTATI QUALIFICA-2 24 ORE DI LE MANS

Michele Montesano